Fedez e il concerto sospeso. L’artista aveva annunciato per la fine di giugno l’evento di musica e beneficenza LoveMi: cos’è successo.
Fedez e il mistero dell’evento benefico. Stavolta non c’entrano i pandori, semmai i ghiaccioli. Il tradizionale appuntamento dell’estate era con LoveMi. Il concerto che il rapper aveva organizzato in Duomo negli anni passati: alla base buona musica e gesti solidali con tanti artisti ad alternarsi sul palco.
La prima edizione è stata un successo, anche grazie al ritorno sulle scene dell’artista con J-Ax dopo la malattia. C’era anche Chiara Ferragni in prima fila. Secondo anno con lo stesso coefficiente di pubblico e la televisione pronta a supportare il progetto, una grande macchina con asset di primo livello.
Fedez, il concerto benefico è sospeso: cos’è successo a LoveMi
Arriviamo a quest’anno quando Lucia, in segreto ai suoi fan, confessa che ci sarà la terza edizione del LoveMi. Date da decidere, ma doveva essere tutto intorno a fine giugno. Una decisione presa con largo anticipo e annunciata anche sotto forma di spoiler inatteso, poi Fedez non ne ha più parlato.
Cos’è successo? Il progetto sembrerebbe essere sospeso per questioni economiche. L’entourage del cantante, contattato da FQ Magazine, non sarebbe entrato nello specifico, ma quel che è chiaro è che il progetto non è saltato. È solo in stand-by. Non è dato sapere, per il momento, quando la manifestazione ricomincerà.
I piani per il futuro
Di sicuro Fedez ha sempre determinato che i suoi lanci – a qualsiasi livello – siano coperti dalla sostenibilità economica. Altrimenti nemmeno comincia. È troppo esposto per promettere qualcosa che non può mantenere. Dunque resta in silenzio e prende tempo. Quel che servirà sarà maggiore costanza con altrettanti mezzi: LoveMi non è un capitolo chiuso, solo rimandato.
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Lo aveva specificato anche a Belve, quando ha toccato l’argomento in relazione alla scorsa edizione della manifestazione: “Io quando organizzo un evento di beneficenza perdo soldi, con LoveMi ho preso 1.200.000 euro“. Evidentemente stavolta il passo era troppo rischioso: verranno tempi e concerti migliori.
