Dargen D’Amico è in rampa di lancio dopo Sanremo. Il suo successo era già importante, ma attualmente è triplicato. Il retroscena.
Dove si balla? La risposta è semplice: dove c’è Dargen D’Amico. Il noto rapper meneghino ha partecipato a Sanremo – l’ultimo di Amadeus – con un successo dai molteplici significati. Proprio come quelli che talvolta si danno alla celebrità. La parabola di D’Amico è molto interessante sul piano evolutivo: uno sviluppo verticale che comincia con il Rap e si apre al Pop.
Una scelta dettata dal fatto che, dopo due Festival della Canzone Italiana con Amadeus, il suo pubblico di riferimento è aumentato. Significa più celebrità e consensi, ma anche doversi misurare con la possibilità di parlare a tutti. Nello specifico, Dargen, non si considera più di nicchia.
Dargen D’Amico da Gianluca Gazzoli: “Il successo può destabilizzare”
Tuttavia conserva la caratura di cantautore impegnato: vale a dire che fa qualcosa in più del semplice Rap, usa la sua musica per veicolare messaggi importanti – proprio come insegna l’HipHop – generando tormentoni di varia natura. A febbraio con “Onda alta” ha portato sul palco dell’Ariston un tema spinoso come quello dei conflitti in mare e non solo.
La sua richiesta di non restare indifferenti di fronte alle barbarie di guerre e non solo ha fatto discutere. Al punto che, successivamente a Sanremo, non sono mancate le polemiche. In Rai, ma anche fuori. Restando in tema di esterni, si sarà notato che Dargen D’Amico porta sempre gli occhiali da sole. Anche negli spazi chiusi.
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Il motivo – con un retroscena particolare – lo racconta a Gianluca Gazzoli all’interno del suo podcast BSMT. “Il successo può essere un’arma a doppio taglio, quindi io porto gli occhiali per schermarmi da questa dipendenza che crea e sapere che gli occhi con cui guardo le cose devono avere una prospettiva duplice”. Una scelta che ha spiazzato anche i fan, ma il significato sembra essere più che profondo.