Corona, niente ritorno in carcere: il giudice punta sulla diffida

Niente ritorno in carcere, ma una diffida. Il giudice della Sorveglianza di Milano, Simone Luerti, ha respinto la richiesta di revoca dell’affidamento terapeutico per Fabrizio Corona, presentata dall’accusa dopo che sui profili social dell’ex paparazzo erano comparsi alcuni video che ne ritraevano l’uscita dal carcere e alcuni momenti insieme alla compagna.

Il legale di Corona, Ivano Chiesa, ha fatto sapere che il suo assistito verrà solo diffidato dal giudice ad attenersi alle prescrizioni, evitando quindi un’ulteriore diffusione di video e immagini. L’ordine valeva infatti non solo per sé stesso, ma anche per chi lavora per suo conto, come potrebbero essere le persone facenti parte dello staff. Secondo l’avvocato Chiesa, infatti, erano stati questi ultimi a postare materiale sui social network e non lo stesso Corona. La decisione dei giorni scorsi di utilizzare i propri profili nonostante le prescrizioni sarebbe dovuta alla volontà di diffondere un nuovo marchio di abbigliamento.

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