Chiara Ferragni è al centro delle polemiche a causa delle vacanze in Grecia. La parentesi balneare dell’imprenditrice inquina il mercato.
Chiara Ferragni in vacanza in Grecia. Tutto normale per una celebrità, ma in questo momento il suo status symbol non c’entra. Subentra quella che molti chiamano reputation, non è soltanto una questione social: la celebre imprenditrice dovunque va semina il panico a livello industriale.
Gli alberghi la evitano: o meglio accettano di ospitarla, ma nessun hotel o resort vuole fare collaborazioni pubblicitarie con lei. Qualsiasi posto o attività viene inquinata dai commenti negativi. Una vera e propria escalation dell’affondo con conseguenze particolari. La donna gira, ma il suo business resta fermo. Le perdite delle società sono sotto gli occhi di tutti. Una caduta libera che non fa bene a nessuno.
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Chiara Ferragni nel baratro: business a rischio
Tantomeno a quelli che lavorano con lei: le aziende a cui fa riferimento hanno dovuto tagliare importanti parti del personale. Tutte figure che hanno difficoltà oggi a trovare un altro impiego pur essendo qualificate. Il motivo? Aver lavorato con Chiara Ferragni è ormai un deterrente negativo.
Quindi tutti coloro che vengono allontanati da determinate realtà poi fanno fatica a reinserirsi. Questo lo racconta, fra le altre cose, anche Selvaggia Lucarelli ne “Il vaso di pandoro” dove descrive quello che è successo al business Ferragni dopo lo scandalo della finta beneficenza. Tutto ancora da determinare appieno, ma il mercato sembra avere già deciso. Quindi anche una vacanza in Grecia può essere segno di una crisi senza ritorno. La donna si mostra divertita, ma dietro c’è dell’altro: un castello di carte che sta colando a picco.
