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Cultura e Spettacolo

Chiara Ferragni-Codacons, Leonardo D’Erasmo a MilanoCityRumors: “Vi spiego perchè l’intervista a CTCF non è un rischio”

Chiara Ferragni nel mirino per l’intervista a Che Tempo Che Fa: l’avvocato dei vip Leonardo D’Erasmo spiega rischi e possibili ripercussioni. Gli scenari.

3 marzo 2024. La data è già stata cerchiata idealmente sul calendario. Non è in rosso soltanto perchè è domenica, ma anche e soprattutto per via di un appuntamento molto atteso. Chiara Ferragni sarà presente a Che Tempo Che Fa da Fabio Fazio. Prima intervista televisiva pubblica dopo lo scoppio del Balocco gate.

L’imprenditrice in montagna senza il marito (Screenshot Instagram profilo ufficiale-MilanoCityRumors.it)

Le autorità stanno indagando e questo crea non pochi scompensi: la donna si è già raccontata parzialmente al Corriere della Sera. Da Fazio, presumibilmente, rincarerà la dose. Questo significa avere gli occhi addosso. Infatti nulla sfugge ai rappresentanti del Codacons che preventivano, in caso di mancato contraddittorio, il sequestro della trasmissione in diretta sul Nove.

Chiara Ferragni, l’avvocato dei vip a MilanoCityRumors: “Come può tutelarsi”

Tradotto: se si parla delle inchieste in corso, entrando nel merito della fattispecie delle vicende, si rischia sul piano deontologico e non mancheranno ripercussioni anche a livello lavorativo. Fazio aspetta e programma l’intervista, ma quali sono i rischi effettivi rispetto a un confronto del genere.

L’imprenditrice nella bufera (Foto Ansa) – Milano.cityrumors.it

L’abbiamo chiesto in esclusiva all’avvocato dei vip Leonardo D’Erasmo. Il legale, esperto in comunicazione, tutela d’immagine e diritto d’autore, ha spiegato cosa sarebbe opportuno fare per non correre rischi. Sia dall’una che dall’altra parte. Fazio e Ferragni, in questo momento, sono due facce della stessa medaglia, con l’aiuto dell’avvocato abbiamo provato a capire perchè:

Domenica ci sarà questa intervista. Il Codacons ha paventato il sequestro della trasmissione in assenza di contraddittorio: cosa significa in termini pratici?

“In termini pratici, il Codacons vuole affermare una facoltà – che ha già espresso attraverso una diffida che ha presentato al programma di Fazio e alla rete televisiva Nove – dove chiede di annullare l’ospitata di Chiara Ferragni proprio per il mancato contraddittorio. Posto che la Ferragni si pronunci effettivamente su quello che è ormai conosciuto come il pandoro gate, perchè è chiaro che se così non fosse non ci sarebbe nulla di ostativo che impedisca alla Ferragni di rilasciare un’intervista di qualsivoglia natura. Il problema è se l’imprenditrice digitale dovesse fare sulla questione Balocco riferimenti precisi perchè c’è un’inchiesta in corso. Quindi, il Codacons ha fatto sapere che, nel caso in cui questo avvenga, seguirà un ricorso d’urgenza (come prevede l’articolo 700 del Codice di Procedura Civile) attraverso il quale può chiedere il sequestro della trasmissione televisiva e permettere che non vada in onda. Si tratta di un sequestro cosiddetto cautelare”.

Che Tempo Che Fa è una trasmissione in diretta: come potrebbe avvenire il sequestro in tal caso?

“È complicato da un punto di vista pratico perchè è chiaro che se la trasmissione è registrata – come spesso avviene – se c’è qualche incongruenza la trasmissione non va in onda. In questo caso la sua domanda è pertinente, dato che si tratta di una diretta e i tempi tecnici – anche in caso di un ricorso – sono più rapidi ma non al punto da compromettere la messa in onda. Il Codacons ha voluto, con questo gesto, mettere le mani avanti: cosa che ha già compiuto con una diffida. Poi, in realtà, l’aspetto pratico credo che non ci possa essere realmente un sequestro di una trasmissione che va in diretta. Anche perchè è impossibile conoscere prima quello che le parti coinvolte andranno a dire”.

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“Il sequestro della trasmissione in diretta è molto difficile”

Lei pensa sia possibile che avvenga, eventualmente, una cosa simile a quella con John Travolta a Sanremo: se ne limiterà la diffusione successiva?

“Questo potrebbe essere sicuramente un effetto, una volta andata in onda se ne potrà limitare la circolazione. Anche se quello di Travolta è un episodio leggermente diverso perchè la diffusione è stata bloccata dopo che l’uomo non ha firmato la liberatoria. Non è stato richiesto da un terzo soggetto, ma direttamente dall’ospite. In questo caso, se si riterrà necessario, verrà rimossa dalle piattaforme streaming e dai canali di riferimento. Il sequestro successivo in questa situazione è più plausibile”.

In tal caso come è opportuno comportarsi: quali sono i confini (possibili) entro cui muoversi per affrontare la questione?

“Fazio sicuramente sa muoversi bene entro determinati confini, ha intervistato il Papa, insomma. Il suo scopo sarà fare Audience. Se parlerà del Pandoro gate non è dato saperlo. Se io fossi il legale di Fazio consiglierei di non parlarne. È chiaro, poi, che è una questione che fa gola e qualche passaggio su questo argomento ci sarà. Quindi andrei a suggerire di non andare troppo nei dettagli: non dire nulla più di quanto non sia già noto. La Ferragni potrebbe – senza andare nei particolari – esprimere l’elemento soggettivo. Il suo animus legato a questa vicenda. In relazione al momento in cui lei ha consumato questi aspetti che hanno avuto una rilevanza importante. Parlare di come lei abbia interpretato ciò che ha subìto, anche in relazione alla sua eventuale buonafede, lo potrebbe esprimere. È la differenza tra interrogatorio e dichiarazione spontanea. Se lega tutto al suo pathos, magari, quello potrebbe farlo. Senza andare nei dettagli specifici è possibile farlo. In questi casi si limitano moltissimo i rischi”.

Che differenza c’è tra l’intervista di Fazio che rilascerà sul Nove e quella che invece Chiara Ferragni ha rilasciato al Corriere della Sera?

“L’intervista che ha fatto al Corriere della Sera appare senza contraltare, ma quando la Ferragni rilascia un’intervista si assume la responsabilità di quello che dichiara. C’è tutto un mondo di sfumature dietro, nel caso del Corriere si è attenuta a quello che io ho detto prima. Quell’intervista lì è stata molto forte, sicuramente su Fazio c’è maggiore attenzione proprio per questo precedente sulla carta stampata. La differenza è non è a livello legale, perchè è una questione di comunicazione: cambia la fonte e il contesto. Il Corriere della Sera è un tipo di fonte, la trasmissione di Fazio ha un’altra risonanza e altri accenti. A livello legale avrebbero potuto cercare un ricorso anche dopo le parole sulla carta stampata”.

“Vespa molto abile, Fazio farà lo stesso”

Cosa cambia sul piano sostanziale tra quest’intervista one-to-one sul Nove e lo stesso tipo di intervista fatta dalla Presidente del Consiglio da Vespa a pochi giorni dalle elezioni in Sardegna? Anche in quel caso non c’era apparente contraddittorio…

“Allora io ho letto la risposta che Bruno Vespa ha dato al Fatto Quotidiano, in cui sostiene che sarebbe stata solo una questione relativa all’organizzazione. È stato molto abile in questo asserendo che hanno dovuto rincorrere Conte e Schlein per avere una data a disposizione che poi non è arrivata in maniera simultanea. Quindi ci sarebbe stata solo la Meloni per una questione di calendario, non di mancanza di contraddittorio. Poi si appella al fatto che la parola Sardegna non sia mai stata pronunciata. Vespa è abilissimo a muoversi in questo tipo di situazioni. Quello che ritengo sul caso Ferragni è che per chiedere questo contraddittorio a gran voce la platea di Fazio non sia la sede necessaria. I processi si fanno in tribunale. Se la Ferragni vuole andare da Fazio a rilasciare un’intervista su cui ancora non si sa la natura è libera di farlo. Entro i limiti detti prima non ci sono ripercussioni di alcun genere. Non è necessario nell’equazione che rilasci dichiarazioni imprescindibili da contraddittorio. Il Codacons ha messo le mani avanti per cercare di “limitare” l’intervista a Fazio che, invece, merita di essere fatta.

L’avvocato Leonardo D’Erasmo in esclusiva a MilanoCityRumors.it (Screenshot Instagram)

Volendo c’è l’escamotage per poter fare un’intervista integrale con qualche spiraglio?

“L’importante è non toccare argomenti che possano intralciare il lavoro della Magistratura”.

D’Erasmo, Balocco gate: “Ferragni può accusare più sul piano civile”

Da legale: Chiara Ferragni ha possibilità di uscire dal Balocco gate in maniera “indolore”?

“Dovrei conoscere con precisione le carte del processo per dirlo con certezza, posso affermare come se stessimo parlando davanti a un caffè che nella situazione di Ferragni c’è un prezzo altissimo che la Ferragni sta pagando anche sul piano mediatico. Con lei la categoria degli influencer. La legislazione è entrata a gamba tesa su un mondo che era lasciato a sé stesso. Dal punto di vista penalistico rileva anche l’elemento soggettivo, che è quello che potrebbe toccare nell’intervista con Fazio, quel che è stato il suo sentire mentre si è consumata quell’azione. Dal punto di vista civilistico, invece, il discorso cambia: bisognerebbe vedere i contratti, ma in quel caso ritengo che ci siano più possibilità per la Ferragni di essere soccombente. Occorre distinguere i due piani, dal punto di vista penalistico ha qualche chance in più”.

Cosa pensa della Legge Ferragni che stanno mettendo a punto: ci sono ancora dei vuoti normativi da colmare?

“Allora sicuramente è necessaria, garantisce trasparenza nelle operazioni commerciali. Prevede certi obblighi che prima non c’erano, specialmente rispetto alle finalità dei proventi. Prima c’era il deserto in materia, c’è ancora tanto da fare, ma è un primo passo verso la consapevolezza. Si parla addirittura che chi lucra potrebbe ricevere lo stop di un anno all’attività. Prima c’era il nulla, ora si comincia a ragionare su vari aspetti che dovranno essere approfonditi”.