Blue Monday, il lunedì più triste dell’anno sta per arrivare. Cosa c’è dietro questa convinzione e come combatterla. 5 mete da visitare.
Il Blue Monday è il terzo lunedì di gennaio e per definizione è il giorno più triste dell’anno. La storia dice questo, ma il merito – o la colpa, a seconda dei punti di vista – è della scienza che classifica le emozioni secondo i colori. Qualcosa che abbiamo imparato a capire anche grazie al film della Disney “Inside Out”.
Il capolavoro di animazione dipingeva – è il caso di dire – la tristezza attraverso il colore blu. Da qui Blue Monday, ma alla base di tutto c’è un’indagine di mercato dello psicologo Cliff Arnall che ha condotto una ricerca per aiutare le compagnie aeree a definire il mercato. Ha stabilito, secondo uno studio condotto all’Università di Cardiff, che le persone per combattere la tristezza viaggiano e le stime hanno dimostrato che le maggiori prenotazioni di voli si attestano attorno a metà gennaio.
Alla scoperta del Blue Monday: la teoria del viaggio
Da allora, all’incirca 18 anni fa, si ha la convinzione che il 15 gennaio la tristezza la faccia da padrone: non resta, dunque, altra soluzione se non trovare un modo per combatterla. Le città blu per antonomasia sono Casamassima in Puglia, dove trionfano colori estivi e panorami mozzafiato, Azulejos in Porto, Santorini in Grecia, poi c’è Juzcar e infine Chefchaouen. La perla blu del Marocco. Tutte città dove il colore blu imperversa, ma regna l’allegria e la serenità.
Amuleti perfetti per sconfiggere ogni tipo di sconforto. Una terapia d’urto che secondo gli esperti funziona. Il viaggio mette sempre di buon umore: si amerà il finale, come dice una famosa canzone di Cesare Cremonini. Il punto di partenza per andare oltre è cercare di vivere al massimo. Al di là di semplici credenze e luoghi comuni da sfatare. Il Blue Monday esiste grazie a una ricerca, ma ricercare noi stessi risulta molto più complicato. Ecco perchè, forse, un viaggio è la soluzione migliore. Non solo di lunedì.
