Questo articolo è il più possibile “spoiler free” ma si raccomanda comunque di leggerlo in seguito alla visione del film in questione.
Nel 2008, avevo quindici anni, la mia ragazza mi portò un ritaglio di giornale che parlava dell’imminente uscita del film Iron Man e delle altre pellicole in lavorazione sui supereroi che avrebbero poi preso parte al film corale The Avengers. Per un ragazzo come me, cresciuto a pane e fumetti, sembrava un sogno troppo bello per essere vero ma ancora meno mi sarei immaginato che l’ambizioso progetto dell’allora piccolo studio di produzione cinematografica della Marvel si sarebbe trasformato (complice anche l’acquisizione da parte della Disney) in una industria mediatica miliardaria, capace di attirare masse di pubblico nelle sale cinematografiche ed essere un vero e proprio trend globale.
Avengers: Endgame, è uscito nelle sale di tutto il mondo da due settimana e, frantumando ogni record al botteghino, è già diventato il secondo film con maggior incasso della storia (con buone possibilità di raggiungere il primo posto), è tra gli argomenti più “chiacchierati” sui social network, ha ricevuto recensioni stellari e sta scrivendo de facto una nuova pagina nella storia del cinema.
La storia
Il ventiduesimo film del Marvel Cinematic Univers è un’altalena di dramma e comicità, emozioni intime e spettacolare azione, sapientemente bilanciati in una oramai atipica durata di tre ore. La pellicola porta i personaggi e il pubblico a compiere un viaggio parallelo tendente però al medesimo stato emotivo.
Atto I, il confronto
La storia riprende esattamente dove il precedente capitolo Avengers: Infinity war ci aveva lasciati: fin dai primi attimi ci ritroviamo immersi in quella sensazione di sconforto e sgomento che l’ormai popolare “schiocco di dita” ha buttato tanto i personaggi quanto il pubblico. I superstiti si trovano a dover riflettere sui propri errori, la sensazione di aver fallito nonostante aver dato il tutto per tutto è qualcosa a cui la vendetta non può dare sollievo. Se Infinity war racconta la determinazione di un personaggio, Thanos, disposto a tutto per raggiungere il suo obiettivo, Endgame narra le incertezze cui gli Avengers devono far fronte.
Atto II, avventure e sentimento
Il caso dona ai protagonisti un‘occasione per ristabilire l’ordine naturale. La fantascientifica missione di salvataggio diventa un’occasione per i personaggi di affrontare i propri demoni personali e riacquistare fiducia in loro stessi. Il pubblico al contrario ha occasione di rivivere con nostalgia momenti passati e trovare risposta ad alcune domande lasciate finora irrisolte. Ogni azione genera però una reazione, questa è in fondo la filosofia alla base di tutta la saga cinematografica e dunque una nuova minaccia si presenta.
Atto III, stupore e azione
Il film conclude in modo epico una saga durata undici anni, con una spettacolare battaglia tra le forze del bene e del male per la sopravvivenza dell’universo stesso, chi si sacrifica lo fa qui con la consapevolezza di donare un futuro non solo ai propri compagni ma ad ogni essere vivente. Lo spettatore perde qui ogni capacità di ragionamento e può rimanere solamente sbalordito dalla grandiosità delle immagini che gli scorrono davanti.
Avengers: Endgame è la degna conclusione di una saga iniziata undici anni fa, capace di racchiudere i moltissimi personaggi che ne fanno parte e dare il giusto posto ad ognuno di esso, concludendo gli archi narrativi giunti alla fine e aprendone di nuovi dal futuro intrigante. Che sia un accanito lettore di fumetti o un nuovo fan, appassionato tramite la saga cinematografica, questo film è indirizzato a tutti e può essere apprezzato da chiunque.