Arturo Brachetti, trasformista nell’anima: cantante a 64 anni per il musical “Cabaret”

Arturo Brachetti, dopo una vita dedicata al trasformismo, diventa performer teatrale con il musical “Cabaret”: l’appuntamento al Nazionale.

Arturo Brachetti, una vita a cambiare d’abito in tempi record. Usato come termine di paragone quando non c’è tempo e bisogna cambiare passo: un riferimento nell’arte del trasformismo diventata successivamente astrattismo, anche grazie alle opere d’arte create con la sabbia. Un uomo, mille interessi: artista in continua evoluzione.

Arturo Brachetti Cabaret
Arturo Brachetti al Nazionale con Cabaret (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Teatro, cinema e non solo. Da oggi anche canto: a 64 anni Brachetti, abituato a cambiare panni in scena, cambia veste e si cimenta in una nuova arte. Esordio per lui nei panni di cantante all’interno del musical “Cabaret”. Opera riadattata e presente al Nazionale di Milano dal 15 novembre al 10 dicembre al Nazionale. Nel cast anche Diana Del Bufalo che, dopo tanto cinema e altrettanta televisione, si cimenta nuovamente nel teatro.

Arturo Brachetti al Nazionale: “In Cabaret canto, le prime volte ero terrorizzato”

Per lei il canto è un valore aggiunto, dato che la voce non le è mai mancata. Lustrini, paillettes ma anche profonde riflessioni e intimità nella Berlino weimariana in cui ha trovato linfa il nazismo. Arturo Brachetti, dunque, si cimenta in un’opera difficile e profonda, ma anche stimolante per uno come lui che sa ancora mettersi in gioco e soprattutto emozionare.

Cabaret Arturo Brachetti
Il musical ha fatto scoprire una nuova veste all’artista (ANSA-MilanoCityRumors.it)

“Ero terrorizzato all’idea di cantare in pubblico – ha raccontato l’artista sulle pagine de Il Giorno – ma poi ho capito di avere un asso nella manica mai usato. Cimentarsi con una storia del genere era scritto nel mio destino. Lo spettacolo è un rollercoster emotivo e mi piace l’idea di confrontarmi con più registri”.

L’emozione dei tempi d’oro

L’uomo ha ritrovato un’adrenalina che sembrava ormai appartenere al passato: l’artista non si è mai risparmiato in questi termini, ma lui stesso ha rivelato che non pensava di tornare a emozionarsi prepotentemente per una performance. Abbandonare la propria comfort zone è servito.

Ora, per qualche settimana, allieterà il pubblico di Milano. Un regalo di Natale perfetto per gli appassionati. Nel 2024, però, ci saranno altri progetti in cui metterà – come al solito – anima e corpo. Magari, stavolta, anche la voce perchè ora che ha scoperto il canto non ha intenzione di abbandonarlo.

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