A cena con gli Chef: dove vanno i cuochi più noti quando non lavorano

Gli Chef sono anche buone forchette. Questo fa sì che, quando non cucinino per gli altri, vogliano essere trattati al top.

Essere Chef è complicato soprattutto quando si tratta di dover mangiare: una vita a cucinare per gli altri, senza mai aspettare il momento giusto per fermarsi e mangiare. Loro nutrono, con qualità ed estro, gli altri. E poi? Quando i piatti sono in dispensa chi fa mangiare gli Chef? Molti azzardano l’ipotesi che si cucinino da soli, ma non si può sempre fare tutto. Quindi qualche volta persino loro cedono al fascino della comodità e delle coccole.

Chef ristoranti Milano
A cena con gli Chef famosi di Milano (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Andare oltre, andare controcorrente. Mettersi dall’altra parte della barricata aiuta anche a capire perchè “il cliente ha sempre ragione”. Allora tanto vale rischiare e vestire, una volta tanto, i panni di colui che è servito e riverito. Assaggiare è importante quanto cucinare: in primis perchè s’impara dagli altri e in secundis perché mangiare una buona pietanza può essere una fonte d’ispirazione inattesa.

Indovina chi viene a cena: dove vanno gli Chef

Questo vuol dire che anche i colleghi possono nascondere sorprese: il mondo della cucina è ricco di rivalità professionali, ma anche di scambi interessanti. Gli Chef dove mangiano quando non lavorano? Se la risposta non è a casa, allora conviene scrutare i ristoranti più frequentati da chi cucina per lavoro e mangia – quando può – per passione e non solo per dovere.

Nicola Bonora Chef
Nicola Bonora, i consigli del noto Chef e i suoi colleghi (Screenshot Google-MilanoCityRumors.it)

Lo Chef Berton, ad esempio, ama fare colazione da Marchesi in Corso Magenta, poi c’è Wicky’s per la cucina giapponese. Successivamente sceglie la Langosteria per il pesce e Sorbillo per la pizza. In alternativa c’è Confine a Sant’Ambrogio. Subito dopo troviamo la “mappa” di Viviana Varese.

I ristoranti preferiti dai cuochi

La cuoca sceglie il ristorante Ratanà inizialmente, seguito da Tipologia Alimentare e poi non manca Pavè per le colazioni. Un altro volto sincero in cucina è quello di Nicola Bonora che seleziona locali più alla buona: Warlus Pub e Carico. Ultimo ma non per importanza Matteo Fronduti: l’uomo preferisce la cucina orientale con Hua Cheng, seguito da Cirispaccio per cose più genuine e infine Lido 84.

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Un mix di sapori e odori che rispecchiano la sua mutevole natura di istrionico compositore culinario e assaggiatore sopraffino. Gli Chef, dunque, quando si tratta di mangiar bene, non badano a spese e nemmeno fanno complimenti. Le buone forchette, talvolta, si celano dietro una stella Michelin.

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