La Procura di Milano ha chiesto un nuovo processo per Severino Antinori. Il ginecologo è già a giudizio per i fatti riguardanti un presunto prelievo forzato di ovociti a una paziente, processo che dovrebbe arrivare a sentenza il prossimo 15 febbraio. Di oggi la notizia di una nuova richiesta al giudice per l’udienza preliminare, Alfonsa Ferraro, che verrà valutata il 26 marzo in udienza per l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al commercio illegale di ovociti destinati alla fecondazione eterologa.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Antinori avrebbe messo in piedi un giro di ovuli per le quali le donne venivano “ricompensate” con pagamenti che andavano dai 1.000 ai 5.000 euro. Tutti i casi sotto valutazione della magistratura riguarderebbero la clinica Matris, di cui lo stesso Antinori è proprietario e che in alcune intercettazioni telefoniche lo stesso ginecologo avrebbe ammesso di voler vendere, a seguito dell’arresto avvenuto nel 2016.