Violenze di Capodanno in piazza Duomo | La Procura apre una inchiesta

La Procura di Milano avvia un’indagine sulle presunte violenze di Capodanno avvenute durante i festeggiamenti in piazza Duomo a danno di un gruppo di turiste provenienti dal Belgio

Non cadrà nel vuoto la denuncia che ha avuto un clamoroso risalto on line presentata da un gruppo di studentesse provenienti dal Belgio che ha lamentato palpeggiamenti e approcci pesantissimi da parte di un gruppo di uomini durante i festeggiamenti di Capodanno in piazza Duomo.

Violenze Capodanno Duomo
Oltre 25mila persone in piazza Duomo per la notte di Capodanno – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

A una prima denuncia presentata da una studentessa, che ha raccontato di essere stata vittima di molestie, palpeggiamenti e aggressioni, hanno fatto seguito altre denunce.

Le presunte violenze di Capodanno in Duomo

Ora, la Procura di Milano ha deciso di aprire un’inchiesta per fare luce sull’accaduto e tentare di identificare i responsabili. Le presunte violenze si sarebbero verificate in piazza Duomo coinvolgendo sei giovani, tra cui quattro ragazze e due ragazzi. Un episodio ha acceso un dibattito sull’efficacia delle misure di sicurezza in eventi di grande affluenza.

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Secondo il racconto della studentessa, l’aggressione sarebbe avvenuta intorno alle 00.20, vicino all’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele. Il gruppo sarebbe stato circondato da una folla di almeno trenta o quaranta persone che, approfittando della confusione, avrebbe iniziato a molestare le ragazze.

Violenze di Capodanno: la testimonianza

Il racconto è drammatico: “Non ci hanno spogliate, ma di fatto ci hanno immobilizzate. Non potevamo fare nulla per difenderci né per allontanarci – ha raccontato la giovane, una studentessa di Liegi giunta a Milano per festeggiare il Capodanno con alcune amiche – è stato un momento drammatico e angosciante. Solo l’intervento di un uomo adulto, che ha reagito difendendo sua moglie, anch’essa vittima di molestie, mettendosi a urlare e richiamando l’attenzione di alcuni poliziotti ci ha consentito di uscire dal controllo di quelle persone”.

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Una volta liberi, i giovani si sono diretti verso piazza Scala, dove hanno incontrato una poliziotta riferendo quanto accaduto.

L’inchiesta della Procura di Milano

La notizia è stata pubblicata con ampio risalto da alcuni quotidiani in Belgio, ed è stata ribattuta da numerosi siti. Inutile dire che per Milano e l’Italia la figura è stata pessima. Si parla di città poco sicura, di centro pericoloso e in balia di malintenzionati.

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Di qui la decisione della Procura di Milano che domani aprirà formalmente un’inchiesta per violenza sessuale di gruppo. L’indagine, coordinata dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella, nasce dalle notizie riportate sui media e attende una denuncia formale da parte della ragazza. Denuncia che al momento tuttavia non è ancora stata presentata alle autorità giudiziarie italiane.

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Tuttavia numerosi accertamenti sono già stati affidati alla Polizia di Stato che ha raccolto numerose testimonianze e sta verificando le immagini delle telecamere di sorveglianza di tutta la zona.

In Squadra Mobile confermano: “Stiamo lavorando per rintracciare i componenti del gruppo coinvolto” riferiscono fonti investigative. Uno degli individui sarebbe già stato identificato e verrà presto ascoltato.

Violenze Capodanno Duomo
Indagini su episodi di molestie in pieno centro a Milano – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Il racconto della studentessa belga

La giovane, iscritta all’università di Liegi, ha descritto l’esperienza come traumatica: “C’era troppa gente, era impossibile chiedere aiuto. Non siamo stati buttati a terra, ma eravamo completamente bloccati”, ha spiegato. Dopo l’episodio, la giovane ha deciso di chiedere supporto psicologico presso la sua università e di sporgere denuncia alle autorità belghe.

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Nonostante lo shock, la ragazza ha confermato la volontà di collaborare con le autorità italiane per fornire ulteriori dettagli sull’accaduto: “Voglio che giustizia sia fatta e che nessuno debba mai vivere ciò che abbiamo vissuto noi quella notte”, ha aggiunto.

Le dichiarazioni delle autorità locali

Marco Granelli, assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, ha ribadito l’importanza di sostenere le forze dell’ordine: “Ho piena fiducia nel lavoro della questura di Milano. Ma invito tutti a collaborare e a non strumentalizzare episodi simili per fini politici o mediatici” ha dichiarato.

Granelli ha anche difeso l’uso di strumenti come il Daspo, definendolo un mezzo efficace per prevenire episodi di violenza. Tuttavia, ha riconosciuto la necessità di migliorare ulteriormente la sicurezza durante eventi pubblici di grande portata.

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