Violentata in piscina per tre giorni, la drammatica denuncia di una donna: cosa emerge dalle indagini

Conosciuti tramite un’app, poi la violenza per tre giorni: cosa emerge dalle indagini e come mai tutto è scattato a distanza di mesi dall’accaduto. 

Un’app di incontri sulla quale si sarebbero conosciuti, ma successivamente le gravissime accuse a carico dell’uomo. Secondo il racconto della donna, infatti, lui l’avrebbe violentata per tre giorni all’interno di un centro acquatico in cui la 52enne lavora.

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Polizia indaga e scopre l’uomo accusato di aver violentato per tre giorni una donna nella struttura della piscina di Castano Primo, in provincia di Milano: cosa emerge dopo mesi dall’avvio delle indagini (ANSA)

La vicenda risale alla fine di agosto, a distanza di qualche tempo il divieto di avvicinamento alla vittima. Qualcuno lo avrebbe infatti visto vicino la piscina a metà novembre 2023. Un caso che ha destato grande sdegno da parte della comunità locale per quanto raccontato dalla donna di 52 anni.

Cosa emerge

La vicenda è accaduta a Castano Primo, comune della città metropolitana di Milano, con il dramma della donna che sarebbe iniziato lo scorso 22 agosto. A riportare la notizia è il quotidiano La Prealpina.

I dettagli della vicenda sono stati spiegati dalla donna che ha denunciato l’accaduto, con tanto di dettagli sconvolgenti. Alcuni dettagli e l’attività investigativa sono serviti per rintracciare il presunto responsabile delle violenze subite dalla donna a Castano Primo (Milano).

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Polizia e le indagini che hanno scoperto (ANSA)

Tutto sarebbe iniziato lo scorso 22 agosto con i primi messaggi fra i due, il giorno successivo l’incontro con la serata trascorsa al centro acquatico fino all’orario di chiusura. Ma invece di andarsene, però, l’uomo avrebbe trascinato la 52enne in una zona isolata, picchiandola e violentandola.

Il mattino seguente l’uomo l’avrebbe ancora trattenuta, continuando ad abusare della donna, facendole inoltre digerire una sostanza stupefacente: potrebbe trattarsi di cocaina.

La denuncia

In seguito a quanto accaduto fino allo scorso 25 agosto, di conseguenza, la donna si è presentata prima al pronto soccorso e in seguito presso gli uffici della polizia per sporgere denuncia.

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Polizia al lavoro per ricostruire le indagini (ANSA)

Gli investigatori hanno avviato le indagini e scoperto come l’uomo si sia avvicinato al centro acquatico lo scorso 15 novembre.

Il giudice per le indagini preliminari, Stefano Colombo, ha così disposto il divieto di avvicinamento alla donna che ha denunciato l’uomo per quanto sarebbe accaduto nel centro acquatico.

I risvolti sul caso

La donna d 52 anni lavora presso il centro acquatico di Castano Primo e ha conosciuto l’uomo (48enne di Cernusco sul Naviglio) su un’applicazione di incontri. I due hanno prima iniziato a messaggiare e in seguito l’incontro e la serata trascorsa nel centro presso cui la donna lavora.

In seguito alla chiusura della struttura, però, i due sarebbero rimasti al suo interno, l’atteggiamento dell’uomo sarebbe però parso aggressivo fin da subito. L’avrebbe insultata, picchiata e violentata. Il mattino successivo, alla riapertura della struttura sarebbe rimasto all’interno della stessa, ripetendo il copione della giornata precedente.

La donna si è in seguito presentata al pronto soccorso, accompagnata da un’amica, presentandosi in seguito presso gli uffici della polizia. Avrebbe ribadito di conoscere soltanto il nome dell’aggressore, sentendosi in colpa per aver coinvolto la struttura presso cui lavora, mettendo a rischio anche i colleghi.

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Il segnale antiviolenza da fare in caso di allarme (ANSA)

Intanto la Procura di Busto Arsizio ha avviato le indagini, risalendo all’identità dell’uomo che, intanto, era tornato nei pressi della piscina a distanza di mesi dall’accaduto.

In questo caso è stato disposto un divieto di avvicinamento alla vittima e anche alla struttura. Nei prossimi giorni l’indagato sarà sottoposto ad un interrogatorio presso gli uffici di pubblica sicurezza.

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