Per anni è stato dietro ai nipoti del Cavaliere, gestendo parte del patrimonio ora va alla sbarra il consulente di cui tutti si fidavano
Da amico a consulente fino a truffatore o qualcosa di molto vicino. Un’accusa grave quella che parte della potente famiglia Berlusconi rivolge a una persona che per anni controllava e amministrava una piccola fetta del patrimonio legato al Cavaliere.

Una storia molto particolare ma che ha radici lontane e che sembra tanto la classica situazione che spesso accade e si verifica quando ci si fida di qualcuno che fa l’amico, ma che in realtà, sotto sotto, si appropria di qualcosa che non è suo. Per anni il consulente collegato a parte della famiglia di Silvio Berlusconi, Marco Campanelli, da stretto e fidato collaboratore, definito perfino un compagno di viaggio dei due più cari nipoti di “zio” Silvio Berlusconi, ovvero Silvio Andrea e Paolo Enrico Beretta, rispettivamente di 45 e 50 anni.
Sono imprenditori e soprattutto figli di Giorgio Beretta e di Maria Antonietta Berlusconi, la sorella del Cavaliere a cui lui era legatissimo, tanto che lei stessa aveva chiamato i suoi due figli con i nomi dei suoi due fratelli Silvio e Paolo. E fa parte della storia anche la mamma dei due, per tutti “Etta” Berlusconi che con la figlia Sabrina aprono una scuola di danza a Milano, molto nota tra l’altro.
Dietro però c’è una tragedia perché la povera Maria Antonietta e la figlia Sabrina muoiono a tre anni di distanza l’una dall’altra dal 2009 al 2012, con la nipote di Berlsuconi che scompare improvvisamente per un malore. Da lì spunta il signor Marco Campanelli che amico dei due fratelli Beretta stringe con loro un patto di consulenza finanziaria e non. Il classico consulente amico e fidato che si occupa di tutto, ma proprio tutto.
“Ha fatto la cresta”, ma la difesa respinge le accuse
Il signor Campanelli, che non sembra avere titoli di alcun genere, si occupa inizialmente di gestire le finanze della scuola di danza a cui anche il Cavaliere era legato e ci teneva che tutto continuasse a funzionare nel miglior modo possibile. Poi le cose andavano bene e venivano gestite con grande oculatezza, quindi il passaggio a gestire altro pare sia stato abbastanza rapido. Tra Campanelli e i due Silvio e Andrea Beretta c’era un rapporto stretto con tanto di condivisione di cene, perfino viaggi e vacanze, con questo gestore che, c’è da sottolinearlo, non aveva alcun ruolo ufficiale e nessuno azione o carica societaria.
Ma facevano tutto o quasi insieme, tanto che il consulente curava la manutenzione delle case della famiglia, perfino il coordinamento del personale di servizio e di sicurezza, ma anche gli acquisti di beni di lusso, più tanto altro. Insomma, qualsiasi cosa c’era da fare se ne occupava Campanelli. Il problema però è venuto su alcune situazioni che non era chiare, ma dopo soli, si fa per dire, sette anni di controlli e amministrazione.

Tutto viene fatto tramite una società che si chiama “M&C Service srl”, dove non figura Campanelli in prima persona ma lui è collegato ad altre persone a lui vicine. Dal 2012 al 2019 va bene e a gonfie vele, almeno fino a quando i nipoti di Berlusconi si sarebbero fatti venire dei sospetti su alcune operazioni finanziarie dove non riuscivano a venirne a capo anche perché dopo ripetute richieste di chiarimenti Campanelli non era chiaro e da lì hanno deciso di rompere ogni tipo di rapporto. Non solo. I fratelli a quel punto hanno ingaggiato un perito informatico che avrebbe scoperto raggiri e truffe e movimenti di denaro che non erano giustificati.
Alla fine dopo le indagini di questo perito che era anche del tribunale di Milano, si viene a scoprire che l’amico o ex amico aveva sistematicamente drenato denaro, si parla di circa 1 milione di euro. Per l’accusa della Procura di Milano ci sarebbe stata una vera e propria cresta sugli acquisti con tanto di arte nel gonfiare le fatture, falsificando conti e report di ogni genere.
Campanelli sostiene che era tutto concordato, con la difesa che respinge le accuse di truffatore, anche perché ci sarebbe una scrittura privata che attesterebbe tutto questo, Il problema è che il testo di cui si parla non è ancora venuto fuori. Oggi comincia il processo ,a potrebbero esserci la prescrizione. Una beffa per i due fratelli e nipoti del Cavalier Berlusconi. Sembra quasi che chi di prescrizione favorisce, di prescrizione perisce o quasi. Si vedrà al processo.