Nel caldo pomeriggio di lunedì 12 febbraio, una bambina di dieci anni è stata molestata in un parco giochi di Treviglio: identificato l’uomo
Nonostante siamo ancora in pieno inverno, di fatto il surriscaldamento globale sta rendendo questo febbraio davvero più caldo del solito e questo, se da un lato preoccupa soprattutto sul fronte dell’inquinamento e del rispetto degli equilibri naturali, dall’altro permette di godersi già qualche pomeriggio all’aria aperta. Era proprio questo il desiderio di questa bambina di dieci anni di Treviglio, lunedì 12 febbraio: andata al parco giochi con i suoi genitori, si stava divertendo con altalene e scivoli. A un certo punto, però, è cambiato tutto.
Un uomo ha infatti iniziato ad avvicinarsi a lei e, nonostante lei per diverse volte l’abbia schivato, lui ha continuato a tentare di approcciare la minore in modo insistente. A un certo punto, le si è presentato alle spalle proprio mentre stava giocando nell’area verde: con l’evidente intenzione di stringerla in una sorta di abbraccio per bloccarla e impedirle i movimenti, avrebbe quindi tentato di palpeggiarla. Ecco però come è riuscita a divincolarsi e come si sono svolte le indagini.
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Lui tenta di palpeggiarla ma lei fugge
Proprio nel momento in cui la bambina si trova alle sue spalle l’uomo, approfittando dell’arrivo di alcuni amichetti del tutto ignari di quello che stava accadendo lei li segue e quindi si allontana da lui. Spaventata ma lucida, va subito dai genitori e denuncia tutto quello che è appena accaduto, quindi va con loro dai Carabinieri per sporgere denuncia. I genitori della piccola, grazie alle sue lucide dichiarazioni, consentono agli investigatori di formulare un identikit e quindi formalizzano la denuncia.
L’identificazione del colpevole
Anche grazie ai video delle telecamere di sorveglianza della zona, determinanti nell’indagine, i Carabinieri della compagnia di Treviglio hanno quindi potuto identificare e denunciare un 33enne domiciliato in Bergamasca, ma irregolare sul territorio nazionale, con l’accusa di violenza sessuale su un minorenne. Nei confronti dell’indagato è quindi stato emesso dal pm Antonio Pansa l’obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri competenti del territorio.