Torturò un 14enne che rifiutava di convertirsi all’Isis. Condannato terrorista bresciano

Samir Bougana, 30enne bresciano, è stato condannato a 10 anni per sequestro di persona e tortura. Il terrorista avrebbe seviziato in Siria un 14enne usando scosse elettriche e aste di metallo

Voleva a tutti i costi che quel minorenne si convertisse all’Isis e per farlo unire alle milizie terroristiche Samir Bougana, 30enne foreign fighter nato a Gavardo, provincia di Brescia, torturò il 14enne usando anche scariche elettriche. Ieri, venerdì 3 maggio 2024, è giunta per il terrorista bresciano, la pena definitiva dalla Corte d’Assise a 10 anni di reclusione.

torturò 14enne
Samir Bougana, torturò un 14enne che si rifiutava di aderire all’Isis. Condannato terrorista bresciano (ANSA) milano.cityrumors.it

Bougana era stato già condannato in via definitiva a 4 anni per jihadismo radicale e questa volta è finito di nuovo a processo con l’accusa aggravata dalla crudeltà, dalla finalità di terrorismo e dell’odio razziale, per avere sequestrato e torturato un ragazzino curdo che rifiutava di seguire l’Isis.

Samir Bougana

Prima di raggiungere la Siria nel 2013, il 30enne Samir Bougana si trasferì nel 2010 da Brescia – sua città natale –  alla Germania. Il trasferimento in Siria, stando alle sue parole, avvenne a seguito di una missione umanitaria, che per la procura nascondeva invece l’obiettivo di addestrarsi nella “Casa dei tedeschi”, considerata la “scuola” alla guerra talebana per i foreign fighters europei.

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Samir Bougana, torturò un 14enne che si rifiutava di aderire all’Isis. Condannato terrorista bresciano (ANSA) milano.cityrumors.it

Poi, nel 2019 la Digos di Brescia preleva l’uomoa Kobane, dove si trovava prigioniero dei curdi, con l’obiettivo di riportarlo in Italia e processarlo per terrorismo a seguito delle confessioni fatte dal 14enne siriano rifugiato in Germania che identificò Samir Bougana in foto indicandolo come colui il quale l’avrebbe torturato e seviziato nel 2014 mente era detenuto nella provincia di Der Ez Zor.

Secondo le dichiarazioni del minore, il 30enne l’avrebbe legato più volte, appeso al soffitto della prigione su una sedia metallica, violentemente picchiato con bastoni di legno e di metallo e sottoposto a scariche elettriche, trattamento quest’ultimo riservato a chi si oppone all’Isis. Da quelle torture la giovane vittima ne uscì con deficit neurologici e cicatrici importanti.

La requisitoria della pm Battaglia

Secondo la requisitoria presentata dal pubblico ministero Enrica Battaglia, la quale aveva chiesto 12 anni di reclusione per il terrorista bresciano, viene riportato: “Bougana si arruolò nell’Isis, gli furono assegnati una casa e uno stipendio e per quattro anni fece il guardiano nei rabat. La sentenza di appello è coerente con le accuse odierne”.

Il minore vittima del terrorista, continua ancora Battaglia,“è credibile, non aveva alcun motivo di calunniare Bougana. Ha identificato l’imputato in fotografia per caso, indicandolo come un subalterno del direttore del carcere, ed è sempre stato coerente”.

“Il mancato riconoscimento successivo in una foto risalente a un altro periodo, in cui l’imputato appariva diverso, non è significativo: bisogna pensare allo stato emotivo di un ragazzino chiamato a ricostruire le torture subite”.

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Bougana: “Non conosco chi mi ha denunciato”

Ascoltato nell’ultima udienza in videocollegamento dal carcere di Sassari dove è recluso, Samir Bougana, aveva dichiarato di non avere nulla a che fare con l’Isis sottolineando, come riporta anche il Giorno: “Non conosco chi mi ha denunciato, non sono mai stato affiliato allo Stato islamico e mai ho combattuto”.

Tuttavia, in un video del 2018 così come in un’intervista rilasciata dal terrorista nel 2019, ora agli atti, lo stesso imputato si era definito un “piccolo terrorista pentito di avere aderito allo Stato Islamico e desideroso di tornare in Italia”. Il suo legale, l’avvocato Salvatore Arcadipane, ha detto: “La parte offesa (il minore ndr) ha problemi di salute mentale, è quindi inattendibile. Ci sono dei testimoni che attestano che Bougana nel periodo in cui lo si accusa fosse altrove”.

Poi, il legale conclude dicendo: “Le sue dichiarazioni sono contraddittorie: a un certo punto sostenne persino che quelle ferite derivavano da un bombardamento, e descrisse Bougana come un uomo alto 1,80 quando non supera il metro e 55. Insomma, non ci sarebbero prove né di sevizie, né di torture”. Ma a tutto questo, però, i giudici non hanno creduto condannando, in via definitiva, Samir Bougana a 10 anni di carcere.

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