Aggressione nel cuore della notte fuori da un locale di piazza Diaz, a Milano. Un 22enne è finito vittima del branco: le sue condizioni.
Se da un lato l’omofobia è una battaglia quotidiana di tutti e, in effetti, sembra che qualche passo avanti lo si stia facendo a livello di società, dall’altro alcuni fatti di cronaca sembrano annullare ogni progresso e fanno sprofondare tutti nello sconcerto e nel dolore. Nella notte tra venerdì e sabato, verso le 2, fuori da un noto locale di Milano un 22enne originario del Trentino Alto Adige ma residente nella città meneghina è stato accoltellato proprio perché additato come gay.
Tutto è accaduto verso le 2 fuori da un locale di piazza Diaz, a due passi dalla centralissima piazza del Duomo. Prima il 22enne trentino si è sentito apostrofare con insulti omofobi e, qualche secondo dopo, si è trovato vittima di quattro coltellate. Da lì alla chiamata dei Carabinieri e dei soccorsi è stato un attimo: ecco la ricostruzione degli eventi.
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Tutto è accaduto in pochi secondi. Stando a quanto ha raccontato il 22enne ai Carabinieri del Radiomobile, poco prima dell’aggressione sarebbe stato avvicinato da tre uomini e una donna, tutti all’incirca della sua età, che gli avrebbero chiesto una sigaretta. Lui gliel’avrebbe data immediatamente ma, nel giro di pochi secondi, il gruppetto avrebbe iniziato a schernirlo con frasi del tipo “Sei un gay!” e uno dei tre, di cui il 22enne ha fornito una descrizione dettagliata, avrebbe tirato fuori un coltello.
A quel punto, il 22enne sarebbe stato colpito da quattro coltellate: due alla schiena, una alla nuca e una al braccio destro. Immediatamente soccorso da un’auto medica del 118, il giovane del Trentino Alto Adige è stato accompagnato al pronto soccorso del Policlinico in codice giallo e non è in pericolo di vita. Nel frattempo, i Carabinieri del Radiomobile son giunti subito sul luogo dell’aggressione ma, al momento del loro arrivo, i quattro avevano già fatto perdere le loro tracce. A quel punto, quindi, si sono diretti dal 22enne per ascoltare la sua versione dei fatti.