E’ cambiata nuovamente la posizione del Ministro Matteo Salvini riguardo alla richiesta di cittadinanza avanzata dal tredicenne Ramy Shehana, il ragazzino che ha contribuito a sventare la possibile tragedia a San Donato avvisando i genitori del dirottamento del bus su cui stava viaggiando con altre cinquanta persone circa.
“Sì alla cittadinanza a Ramy perché è come se fosse mio figlio e ha dimostrato di aver capito i valori di questo paese, ma il ministro è tenuto a far rispettare le leggi. Per atti di bravura o coraggio le leggi si possono superare”, ha dichiarato il vice-premier, alle prese nelle ore precedenti all’ultima decisione con un tiramolla con il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che fin da subito si era detto convinto della bontà del provvedimento in favore dell’alunno di origini egiziane.
Salvini ha anche invitato al Viminale altri quattro ragazzi della scuola media Vailati di Crema (Adam, Aurora, Fabio, Nicolò) e dodici carabinieri che hanno partecipato al salvataggio.