Pugno alla mamma dell’atleta 16enne: dopo la sospensione dell’allenatore arrivano le scuse (con riserva)

Dopo il pugno dato in volto alla mamma dell’atleta 16enne, l’allenatore Massimo De Crescenzo è stato sospeso dalla società sportiva. L’aggressore chiede scusa ma ribadisce: “Sono stato insultato”

A distanza di meno di 48 ore dall’aggressione di domenica pomeriggio da parte dell’allenatore Massimo De Crescenzo nei confronti di una donna, madre di un suo allievo della squadra Allievi B, la reazione della società genovese Andrea Doria è arrivata ed ora è in attesa di “completare un’approfondita analisi dei fatti”.

pugno alla mamma dell'atleta
Pugno alla mamma dell’atleta 16enne: dopo la sospensione dell’allenatore arrivano le scuse (con riserva)

L’uomo è stato sospeso in via cautelativa. Nel comunicato stampa, i vertici della società sportiva Andrea Doria hanno preso con fermezza le distanze da quanto avvenuto, sottolineando che la violenza in qualsiasi forma “non fa parte né della storia né del blasone” della storica realtà sportiva.

Le scuse dell’allenatore

Ieri, martedì 23 luglio 2024, intervistato al TgR Liguria, De Crescenzo, ha sottolineato, minimizzando il suo grave gesto: “Ho dato uno schiaffetto alla signora perché mi ha detto “Fai schifo, fai schifo”.

Allenatore Canottieri Milano
La storica sede della Canottieri Milano – Credits Stefano Benzi (milano.cityrumors.it)

“Ho sbagliato e chiedo scusa, ma mi pare che si stia montando un caso eccessivo. Ho perso un attimo la testa, ma non ho aggredito: mi sono difeso da alcuni insulti e basta. Nella mia vita non ho mai sfiorato nessuno, nessuna donna soprattutto”.

Ma facendo un passo indietro negli anni, viene a galla che l’allenatore è solito avere reazioni sgradevoli. Emerge dagli archivi della Federazione nazionale nuoto anche un precedente datato 2019, quando da allenatore del Vigevano il 72enne fu squalificato per 20 mesi (ridotti a 3) per aver insultato l’arbitro nel corso della finale playout. Infine, l’8 marzo scorso, come si legge in un documento ufficiale del Comitato regionale ligure della Federazione italiana nuoto, De Crescenzo era stato inibito fino al 17 marzo per aver continuato a dare indicazioni ai suoi atleti “dopo essere stato espulso per proteste reiterate e cattiva condotta” durante un match di campionato.

“Comportamento non ammissibile”: la lettera di Luciano Precisano

Il responsabile del settore pallanuoto, Luciano Precisano, dopo il grave fatto accaduto domenica scorsa, già l’indomani mattina aveva inviato una missiva di scuse alle altre tre squadre che hanno partecipato alla due giornate di semifinali nazionali nell’impianto della Canottieri Milano.

Nella lettera Precisano, sottolinea l’inammissibilità di un tale atteggiamento: “Un nostro tecnico ha tenuto un comportamento non ammissibile in un contesto sportivo quale quello che a cui abbiamo avuto l’onore di partecipare. Da parte nostra, possiamo solo garantire che prenderemo i dovuti provvedimenti nei suoi confronti”. E così è stato, ieri infatti è arrivato lo stop temporaneo all’incarico.

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Le testimonianze

Second quanto ricostruito dal Giorno, l’aggressione alla donna si sarebbe scatenata attorno alle 18, al termine della partita persa dai giovani atleti della Andrea Doria per 3-13 contro i coetanei 16enni della Rari Nantes Trento.

L’allenatore De Crescenzo, secondo diversi testimoni, se la sarebbe presa con i giovani allievi pallanuotisti, insultandoli per il deludente risultato che li ha esclusi dalle finali in programma a Napoli dal 7 all’11 agosto. A quel punto, la madre di uno degli atleti si è avvicinata al 72enne dicendogli: “Non ti vergogni a prendertela con i ragazzini?”.

Il coach avrebbe così risposto alla donna: “Sono dei viziati. Se non ti togli, ti do un pugno”. La 49enne avrebbe, di contro, risposto all’uomo di provarci. Così De Crescenzo colpisce la donna. Nel giro di qualche secondo è scoppiato il parapiglia con altri genitori coinvolti, fino all’intervento del personale della Canottieri Milano che ha messo fine alle aggressioni verbali tra i genitori. Infine, l’arrivo dei carabinieri del Radiomobile che hanno raccolto le testimonianze dei presenti invitandoli a sporgere querela in modo da dare il via alle indagini.

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