Ha pedinato la moglie per giorni prima di accoltellarla a Santo Stefano in un autogrill: svolta sul caso dell’insegnante salva per miracolo. Cosa emerge dalle indagini.
La Procura di Firenze ha ricostruito quanto compiuto dall’ex marito di una donna. La 58enne è stata accoltellata lo scorso 26 dicembre all’altezza di un autogrill dell’autostrada A1 (Campi Bisenzio).
Nei confronti dell’ex marito pende l’accusa di tentato omicidio. Gli investigatori ribadiscono che il 68enne avrebbe premeditato da diverso tempo l’aggressione con il chiaro intento di uccidere la donna con un coltello.
Le novità sulle indagini
La relazione era terminata da diverso tempo, ma i rapporti fra i due non erano per nulla buoni. E proprio l’uomo era stato accusato di un altro precedente episodio di violenza, sempre nei confronti dell’ex moglie. Proprio il Tribunale di Milano aveva optato per la messa in prova dell’uomo. Intanto gli investigatori ribadiscono che da quel momento in poi, infatti, l’uomo avrebbe deciso di mettere in atto una vendetta. Il piano premeditato e studiato nei minimi dettagli è il risultato di appostamenti e verifiche.
Avrebbe scelto un luogo lontano da casa, attendendo che la donna ritornasse da Milano: era stata con le figlie e altri parenti in vacanza a Cerveteri (provincia di Roma). E proprio per l’occasione aveva noleggiato una Fiat Tipo grigia in Slovenia. A seguire, però, sul mezzo avrebbe applicato una targa italiana risultata clonata. Proprio la targa, infatti, riguardava una vettura dello stesso modello e colore, il cui proprietario era però completamente estraneo ai fatti (abita in Piemonte ndr).
Oltre al tentato femminicidio, infatti, il 68enne è accusato di calunnia e danni contro il reale proprietario della targa della vettura. Secondo le informazioni raccolte, l’uomo avrebbe seguito la donna fino a Cerveteri, rimanendo in zona e attendendo il momento giusto per entrare in azione.
L’uomo ha atteso lo scorso 26 dicembre, proprio il giorno in cui la vittima stava rientrando a Segrate (Milano). L’insegnante di 58 anni era insieme alle figlie di 29 e 31 anni, ma al momento di una pausa presso l’area di servizio è entrato in azione. Avrebbe atteso che fosse sola per aprire la portiera e accoltellarla: in quel momento aveva il volto coperto.
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Le accuse
Avrebbe prima cercato di colpirla con un pugno al viso, poi tentando alcune coltellate al petto. La prontezza della donna avrebbe evitato il peggio, da qui le sole ferite subite dalla 58enne all’altezza della gamba. Le condizioni della insegnante non sono gravi, si segnala soltanto una ferita non profonda. Un’azione studiata, da parte dell’aggressore, entrato in azione con occhiali scuri e volto coperto da un cappello. In seguito all’accoltellamento, infatti, avrebbe preso l’auto e sarebbe fuggito con il mezzo dalla targa falsa.
I risultati delle indagini
La ricostruzione degli spostamenti della vettura, rientrata infatti con la targa originaria, avrebbero così permesso di chiarire qualsiasi dubbio. È bastato incrociare le testimonianze e anche i tragitti per non avere più dubbi. Gli inquirenti sono così risaliti all’ex marito della donna: è stato sottoposto al fermo in Friuli. Ora per lui l’accusa più grave è quella di tentato omicidio.