L’incubo vissuto da una donna perseguitata dall’ex fidanzato. La telefonata dello stalker che voleva acquistare l’acido corrosivo. Arrestato professionista 33enne
E’ mercoledì 14 novembre 2023, quando in un negozio di ferramenta a Milano il telefono squilla. Dall’altro capo della cornetta la voce gentile e pacata di un uomo chiede al commesso: “Buonasera, salve, io chiamo per un’informazione. Avrei bisogno di un acido, corrosivo, volevo sapere quali tipi di acidi ci stanno”.
In negozio però non c’è nessun tipo di acido. Ma l’uomo non demorde e poco dopo chiama dal suo cellulare un altro negozio: “Eh, pronto, salve. Io chiamo per un’informazione. Avrei bisogno di un acido corrosivo, non so se voi lo vendete, cioè un acido, perché io dovrei sciogliere pure dei metalli”. Questa volta però la risposta che proviene dal negozio è positiva. “Sì, ce l’abbiamo”. Le domande, quindi, diventano più dettagliate.
Perseguita l’ex e cerca di comprare dell’acido. Arrestato stalker 33enne a Milano
Lo stalker ha raggiunto il suo scopo, l’acido corrosivo che vuole acquistare in quel negozio di ferramenta c’è. Inizia ad entrare nello specifico chiedendo al commesso: “Com’è la boccetta? È una boccetta? Perché a me servirebbe una boccetta magra…A che ora chiudete? Sennò a che ora aprite domani?”.
A fare quelle domande è un uomo di 33 anni originario di Roma ma che vive a Milano. Ma quello che lo stalker ancora non sa che i carabinieri lo stanno ascoltando. Questo perché la sua ex compagna, come lui romana ma residente in Lombardia, aveva già denunciato l’uomo dopo le continue ed interrotte minacce nei suoi confronti e i raid sotto casa a ogni ora del giorno e della notte.
Per il professionista 33enne le manette sono scattate venerdì, con l’accusa di atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata. La donna aveva deciso di chiudere quella relazione sentimentale malsana a settembre. Lui non aveva mai accettato quella decisione. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione Milano Porta Monforte, quell’acido era destinato proprio a lei.
Il blitz dei carabinieri
L’inchiesta coordinata dai pm Giulia Floris e Letizia Mannella è nata dopo la denuncia sporta dalla vittima lo scorso primo novembre. Centinaia le telefonate anonime ricevute sul cellulare dall’ex. Almeno una decina i tentativi dello stalker di entrare nei profili social e lavorativi della donna.
Innumerevoli i messaggi inviati alla vittima 32enne da diversi numeri sconosciuti. Quasi tutti con un dettaglio macabro, ovvero le foto dei profili Whatsapp raffiguravano sempre immagini della strada in cui viveva la donna a Milano. Quei messaggi provavano che l’uomo la pedinava in continuazione. Ma lo stalker non solo perseguitava la povera ragazza via social o cellulare. Secondo le indagini, in un’occasione, l’uomo le avrebbe forato anche le ruote della bici e in un altro episodio le avrebbe spaccato la macchina parcheggiata poco distante dalla sua abitazione.
La situazione, poi, sarebbe peggiorata nelle due settimane tra il 13 e il 28 ottobre, quando la 32enne era fuori Milano. Il 33enne si sarebbe intrufolato in casa dell’ex distruggendole piante, computer, televisori. Non contento le ha anche tagliuzzato i vestiti e squarciato il materasso e il divano con un coltello. Come riporta anche Milanotoday, il Gip per le indagini preliminare ha descritto le azioni dell’uomo come “condotte persecutorie eseguite con una pervicacia e una frequenza a dir poco assillanti ed eterogeneamente penetranti nella sfera intima e personale della vittima atti a consumare una vera e propria inquietante strategia di ossessivo controllo e di logoramento psicologico della sua ex fidanzata, non accettando evidentemente la sua decisione di interrompere definitivamente la relazione”.