La storia malata, le relazioni distrutte. Una ragazza di 16 anni ha affrontato il peggio per un fidanzato violento: arrestato 26enne.
Un sentimento nato male e sviluppato peggio quello fra un italo-marocchino di 26 anni e la ragazza di 16. Sembrava un amore folle, ma in realtà era soltanto sfruttamento da parte di lui. Il presunto fascino dell’uomo maturo e la sudditanza su chi aveva soltanto dei sogni in tasca diventati incubi. La droga, le dipendenze, il gioco d’azzardo. C’era tutto.
L’amore solo di facciata, mero pretesto per spingere l’adolescente a fare ogni cosa. Anche a scapito della propria incolumità. Le scuse legate a un presunto debito di droga, anche quello fittizio: l’obiettivo era incassare soldi per giocare alle slot machine e fare la bella vita. I soldi presi con la forza attraverso i rapporti intimi di lei con 50 uomini.
Un vero e proprio giro di prostituzione che si sviluppa nell’arco di anni fino al punto di non ritorno. La prima confessione della minorenne, alla madre, per telefono. Il 16 gennaio le prime avvisaglie seguite dalla violenza fisica del giovane. Un attacco che prende di mira anche i genitori della ragazza: prima le minacce, poi la promessa che avrebbe diffuso delle foto compromettenti, in cui la figlia si faceva di crack.
Il limite oltre la decenza ormai non c’è più da un pezzo, ma dieci giorni più tardi – mettendo insieme i pezzi – i Carabinieri ammanettano il 26enne con le accuse principali di sfruttamento della prostituzione, violenza e revenge porn. Un mix letale che vede anche l’aggravante del ricatto ai genitori.
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Mille euro per evitare la diffusione del presunto materiale compromettente. Tutte cose che gli inquirenti stanno segnando e aggravano non di poco la situazione del 26enne. La giovane, adesso che l’ormai ex compagno è stato portato in carcere, può guardare avanti. I compagni di classe l’hanno vista smarrita nelle scorse settimane. Ora la ragazza potrà cercare di riprendere in mano la sua vita. Quella dell’italo-marocchino, invece, cambia radicalmente.