Per l’omicidio di piazza Meardi a Voghera l’ex assessore leghista Massimo Adriatici è imputato per eccesso colposo di legittima difesa. Avrebbe sparato, uccidendolo Youns El Bossettaoui. Il testimone del delitto ora cambia versione dei fatti
Ieri, mercoledì 17 aprile 2024, durante l’udienza del processo per il delitto del 39enne Youns El Bossettaoui in cui vede imputato l’ex assessore leghista alla sicurezza di Voghera, Massimo Adriatici, il testimone oculare di quanto accaduto la sera del 20 luglio 2021 cambia la sua versione.
Adriatici, imputato per eccesso colposo di legittima difesa, non era a terra quando ha sparato al marocchino 39enne, ma in piedi. “Ho visto Adriatici sparare in piedi contro Youns” ha riferito ai magistrati il testimone, anch’esso di origini marocchine come la vittima, che quella sera di luglio di quasi 3 anni fa si trovava in piazza Meardi dove il 39enne che viveva in strada e aveva evidenti problemi psicologici è morto per l’emorragia provocata dal proiettile esploso dall’ex assessore.
Il testimone, nella precedente deposizione rilasciata nel corso delle indagini per il delitto del 39enne extracomunitario ucciso in piazza, aveva riferito di aver visto, dopo la colluttazione tra i due uomini, l’ex assessore di Voghera sparare da sdraiato Youns. Oggi il teste modifica la sua versione dei fatti.
Nel corso dell’udienza di ieri, sono stati sentiti anche due ex assessori: Francesca Miracca e Aurelio Torriani. L’assessora Miracca ha riferito di sapere che Massimo Adriatici possedeva una pistola, ricordando, come riporta stamani anche il Giorno: “Prima di una riunione di Giunta ha mostrato l’arma. Spesso parlava dei problemi di sicurezza che si vivevano a Voghera, invitando i colleghi di Giunta ad accompagnarlo nei giri che faceva in città per rendersi conto della situazione. Gli avversari politici lo chiamavano “sceriffo“.
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Secondo quanto hanno riferito i testimoni sentiti ieri in udienza, Massimo Adriatici, quando gli impegni politici terminavano tardi, era solito accompagnare a casa il sindaco Paola Garlaschelli che abita in una zona della città ritenuta ad alto rischio. Mentre, nella sua deposizione l’ex assessore Aurelio Torriani ha riferito di una riunione informale di Giunta avvenuta il pomeriggio del 21 luglio, e dunque il giorno dopo dell’accaduto in piazza Meardi, per decidere la linea da tenere con la stampa e i media in generale.
L’ex assessore Torriani ha evidenziato in aula: “Ho incontrato Adriatici in via Emilia, gli detto in quell’occasione di essere stato sentito dal pubblico ministero che conduce le indagini”. Aurelio Torriani era stato sentito il 3 marzo del 2022. In quell’occasione l’imputato Adriatici era presente in aula così come lo erano anche i familiari della vittima, il 39enne Youns. La prossima udienza del processo è prevista per il prossimo 8 maggio 2024. Invece, la sentenza dovrebbe arrivare a novembre prossimo.