Il nascondiglio era un box a Treviglio, provincia di Bergamo. Dentro trovati 885 kg di sostanza stupefacente pronta per essere spacciata sul territorio lombardo. La Polizia di Stato arresta un 35enne marocchino
L’arresto degli agenti della Polizia di Stato di Milano è avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì 8 febbraio 2024. In manette è finito uno spacciatore di 35 anni cittadino marocchino che in un box di Treviglio, nella Bergamasca, nascondeva 885 chili di droga.
Il pusher è stato fermato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. La droga, quasi tutta hashish, è stata sequestrata dai poliziotti milanesi. L’operazione delle forze dell’ordine rientra nei servizi mirati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti sul territorio.
A seguito di alcuni servizi mirati sul territorio, gli agenti della Squadra Mobile hanno individuato un box in provincia di Bergamo riconducibile a un 35enne marocchino dove si riteneva potesse essere nascosta della droga. Così, durante i controlli di routine atti al contrasto dello spaccio di sostanza stupefacente sul suolo lombardo i poliziotti, nel tardo pomeriggio dell’8 febbraio scorso, hanno notato l’uomo entrare, a bordo di un furgone bianco, nell’area box.
Il mezzo, si è scoperto successivamente, era intestato ad una donna incensurata ma che risultava essere proprietaria di altri mezzi quindi verosimilmente una prestanome. Alla guida il nordafricano 35enne che con il furgone è stato visto scendere dal veicolo dagli agenti proprio davanti al box.
Aperto lo sportellone anteriore del furgone, la Polizia ha notato l’ingente quantitativo di droga nascosta. Così intervenuti prontamente, hanno fermato lo spacciatore e controllato dentro il box.
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Nel controllo del box, gli agenti della Squadra Mobile hanno rinvenuto a terra diversi borsoni contenenti 120 kg di hashish divisa in pacchetti sigillati con il cellofan. Mentre, nel furgone sono stati trovati altri 765 kg di hashish.
L’uomo marocchino è stato subito fermato. L’arresto del 35enne è stato successivamente convalidato dal Gip che ha disposto la custodia cautelare in carcere presso la casa circondariale di Bergamo.