E’ un vero giallo quello che ruota intorno al decesso del 52enne Giovanni Austoni, uscito di casa per comprare da bere e rientrato poco dopo ferito. Morto sul divano davanti la compagna
Cosa sia accaduto in quei minuti fuori casa rimane, ad oggi, ancora un mistero che le forze dell’ordine stanno cercando di risolvere. La certezza è che Giovanni Austoni, 52enne figlio del luminare di Urologia e Andrologia, Edoardo Austoni, dell’ospedale San Giuseppe che nel 2006 fu vittima di un agguato, esce di casa per comprare da bere e torna con tagli al sopracciglio e a una gamba.
Poco dopo, difronte la fidanzata, si accascia sul divano di casa e muore. Il fatto è avvenuto sabato sera intorno le 22, nell’appartamento di via Giovanni Ameglio 5, una traversa di via Mambretti, periferia Nord Ovest di Milano. Una morte avvolta nel mistero.
Giallo Giovanni Austoni, cosa è successo prima della morte
Una morte misteriosa perché Giovanni Austoni presentava solo due piccole ferite: un taglio sull’arcata sopraccigliare destra e un altro sotto il ginocchio destro. Questa ultima ferita potrebbe avergli causato un’emorragia costatagli la vita.
Ma la domanda è: come si è procurato le due ferite? La polizia intervenuta dopo il fatto ha trovato a terra, a pochi passi dal cancello d’ingresso di casa del 52enne dei cocci di bottiglia sporchi di sangue e una chiazza ematica. Al momento si indaga per capire se all’origine ci sia una caduta accidentale oppure se l’uomo sia stato vittima di un’aggressione.
Gli investigatori stanno vagliando tutte le ipotesi, seppur il medico legale dalle prime indagini sul cadavere di Austoni propende per una caduta accidentale. Il 52enne al rientro a casa aveva con sé sia il portafogli che il telefono cellulare: questo escluderebbe, dunque, l’ipotesi di una tentata rapina. A seguire le indagini sono gli agenti diPoliziadella Squadra Mobile guidati dal dirigente Alfonso Iadevaia e da Domenico Balsamo. Fondamentali saranno sia l’esame autoptico sul cadavere che i filmati delle telecamere della zona ma anche le eventuali testimonianze.
I fatti
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Giovanni Austoni sabato sera è uscito di casa dicendo alla compagna che sarebbe andato a comprare qualcosa da bere. Il 52enne rientra dopo meno di mezz’ora, giusto il tempo di fare qualche passo per poi accasciarsi sul divano.
Secondo quanto riferito dalla fidanzata, avrebbe cercato di premere un indumento contro la ferita, dicendo alla compagna “chiama i soccorsi”, senza però far riferimento ad aggressioni. Nel giro di qualche minuto perde conoscenza e muore.
La maggior parte dei vicini di casa di Austoni interpellati hanno sottolineato che l’uomo non aveva mai dato problemi da quando si era trasferito in via Ameglio qualche anno prima.
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Il caso del padre di Austoni
Il 29 novembre 2006, Edoardo Austoni, padre di Giovanni ed ex primario dell’ospedale San Giuseppe, rimase vittima di un attentato all’uscita della clinica privata in cui lavorava. La Porsche di Austoni senior venne raggiunta da 10 colpi di pistola.
Dalle indagini svolte si ipotizzò inizialmente una vendetta di un paziente ma nel tempo venne fuori invece un’inchiesta a suo carico, che portò all’accusa di concussione. Secondo gli investigatori il medico avrebbe chiesto denaro a una sessantina di pazienti al fine di accorciare i tempi d’attesa per interventi chirurgici ritenuti delicati.
Da qui una condanna a 6 anni e 6 mesi in primo grado inflitta all’ex primario il 12 marzo del 2009. Nel 2012 Edoardo Austoni morì di malattia pochi giorni prima dell’avvio del processo d’appello.