E’ stato fermato dalla Polizia a Milano il 24enne egiziano che in Questura agli agenti aveva dichiarato: “Moriamo tutti per Allah”. Arriva l’espulsione dall’Italia: non potrà più rientrare per i prossimi 15 anni
Questa notte gli agenti della Polizia di Stato di Milano hanno eseguito un provvedimento di espulsione nei confronti di un cittadino egiziano di 24 anni autore di diverse condotte criminose commesse nel territorio Lombardo. Già noto alle forze dell’ordine, il ragazzo, sarà rimpatriato nel suo Paese.
Non potrà più rientrare in Italia per i prossimi 15 anni. Ad emettere il provvedimento di espulsione è il ministro dell’Interno, per motivi di ordine pubblico. Lo scorso 26 ottobre il 24enne egiziano è stato fermato dagli agenti del commissariato Villa San Giovanni per aver scagliato una bottiglia di vetro verso una macchina d’ordinanza della polizia impegnata nel consueto servizio di perlustrazione.
24enne egiziano espulso dall’Italia. L’affermazione “Moriamo tutti per Allah” rivolta ai poliziotti
Il 24enne egiziano, fermato dopo aver lanciato la bottiglia di vetro sull’autovettura della polizia, giunto in Questura, è stato poi riconosciuto da alcuni agenti tra coloro che, in un’intervista rilasciata alla trasmissione televisiva “Fuori dal coro”, interpellato in merito alla guerra tra Israele e Palestina, aveva dichiarato: “Moriamo tutti per Allah”.
Sempre quel giorno, il cittadino egiziano aveva mostrato ad altri poliziotti delle immagini nel suo cellulare, in cui era visibile un’arma da fuoco. Poi un video in cui si nota il 24enne che dopo aver versato del liquido infiammabile su una bandiera dello Stato di Israele disegnata sul manto stradale gli dava fuoco, esultando per il gesto compiuto.
Secondo le informazioni giunte, il cittadino egiziano sn dal suo arrivo nel nostro Paese, si è sempre reso responsabile di condotte criminali di diverso stampo: dallo spaccio di stupefacenti, alla rissa, lesioni, oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento, furto, guida senza patente, ricettazione.
L’indole violenta
Il ragazzo egiziano era inserito nel contesto di criminalità cittadina milanese e, nello specifico, nell’area periferica di via Padova dove le aggressioni, gli atti vandalici, lo spaccio di droga era diventato un fattore disturbante della quiete pubblica.
Inoltre, come riporta una nota della Polizia di Stato sul caso, nel corso degli interventi di polizia è emersa, più volte, l’indole violenta del 24enne, la sua insofferenza, la negazione di ogni regola nonché l’intolleranza verso le Istituzioni di qualsiasi genere e tipologia.
Per tali ragioni nei confronti del giovane egiziano è stato adottato il provvedimento di espulsione diramato dal Ministro dell’Interno Matteo Pientedosi, effettuato dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Milano. A questo è sopraggiunto il rimpatrio in Egitto con il divieto categorico di ritornare in Italia per i prossimi 15 anni.