Potevano morire di freddo i due 29enne svizzeri, un uomo e una donna, trovati privi di sensi e in ipotermia sull’autostrada Pedemontana Lombarda. Cosa ci facessero nascosti dietro l’aiuola del guardrail rimane un mistero
La coppia di svizzeri di 29 anni sono stati salvati grazie ad alcuni operai, addetti alla manutenzione dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, detta anche “Tangenziale di Como”, che durante il routiniano controllo hanno notato i corpi dei due ragazzi rannicchiati dietro ad un’aiuola privi di sensi.
L’uomo e la donna erano in ipotermia e potevano morire ma il caso fortuito dell’intervento degli operai ha fatto sì che questa vicenda non si trasformasse in tragedia. Il luogo del ritrovamento è piuttosto nascosto e si trova all’interno di un’area verde, nei pressi della zona di decollo dell’elisoccorso del 118.
La vicenda misteriosa risalirebbe alla notte tra giovedì e venerdì scorsi quando in piena notte, circa le 3 della mattina, un gruppo di operai del tratto di Autostrada Pedemontana Lombarda erano a lavoro su quel punto. A lavoro durante il giro di controllo per verificare lo stato della carreggiata in direzione Villa Guardia quando, improvvisamente hanno notato i due corpi.
I due 29enni erano riversi a terra e privi di sensi, appena dietro il guardrail dell’autostrada. Gli operai hanno inizialmente provato a chiamare i due ragazzi ma non ricevendo risposta hanno lanciato l’allarme. Poco dopo sul posto è arrivata una pattuglia della polizia stradale.
Giunte anche due ambulanze del 118 di Lurate Caccivio, ed è decollato anche l’elisoccorso. I due, di origine svizzera, sono stati portati in codice rosso presso l’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia già in ipotermia, a causa delle basse temperature che in questi giorni si stanno registrando nel Nord Italia.
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Al momento non si conosce il motivo per cui la donna e l’uomo di origini elvetica si trovassero a piedi in quel tratto autostradale e come siano arrivati in quel punto senza che nessuno li notasse. Ad indagare sul caso è la polizia di Como, che ha acquisito anche le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in quella zona, per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e risalire al percorso fatto dai due ragazzi.
Di quanto accaduto sono state informate anche le autorità svizzere. Dall’ospedale dove i due 29enne sono ricoverati fanno sapere che per fortuna le condizioni di salute dei due sono in miglioramento e i medici non li considerano più in pericolo di vita.