Milano, tragedia nella notte a San Vittore: 18enne muore carbonizzato. Cosa sappiamo

Milano, tragedia nel carcere di San Vittore. Trovato morto un ragazzo di 18 anni, carbonizzato nella sua cella, aperta un’inchiesta.

San Vittore, la tragedia si consuma nella notte. Un ragazzo di 18 anni viene trovato senza vita nel carcere, morto carbonizzato mentre condivideva la cella con un altro ristretto. La situazione è ancora da determinare, si indaga sulle cause e sulla dinamica. L’incendio sembrerebbe essere stato appiccato dagli stessi detenuti che sono ormai quasi portati a fare questo tipo di “rivoluzioni” per chiedere contezza del loro destino.

San Vittore Milano
18enne morto carbonizzato a San Vittore (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Il carcere di San Vittore, nello specifico, è uno di quelli sotto indagine per quanto riguarda l’annosa questione del sovraffollamento. La vittima 18enne, infatti, si aggiunge ai 70 detenuti e i 7 agenti che si sono tolti la vita da inizio anno. L’istituto carcerario è ormai alle prese con un vero e proprio bollettino di guerra, ammettono i sindacati di categoria: i numeri descrivono ulteriormente una tragedia in piena evoluzione.

Morto un 18enne a San Vittore

1100 detenuti su 445 posti disponibili. “Va deflazionata la densità detentiva – sottolineano i sindacati dal carcere – oppure aumentata la polizia penitenziaria in difetto di oltre 18mila unità. Rendere salubri le strutture e riorganizzare l’intero sistema. Altrimenti i necrologi saranno all’ordine del giorno“, l’appello dei sindacati che suona ormai come un grido disperato. Le carceri non possono più essere soltanto dei “contenitori”: vanno riorganizzate e rese all’altezza dei diritti umani fondamentali.

Rivolta nel carcere minorile di Milano
Emergenza carceri, riflettori puntati sul Cesare Beccaria (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Questo chiedono gli addetti ai lavori. Per una questione di sicurezza, ma anche e soprattutto di civiltà. Nel frattempo si apre un’inchiesta formale su quanto successo a San Vittore. Da escludere, per il momento, il suicidio del ragazzo. Sembrerebbe essere morto a seguito di quanto accaduto nelle celle.

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Aperta un’inchiesta dopo i precedenti al Beccaria

L’ennesimo incendio con conseguenze irreparabili. Si poteva prevedere e anche evitare, ma le tempistiche – in queste situazioni – non sono tutto. Una vicenda analoga, senza che nessuno perdesse la vita, è accaduta settimane fa all’istituto di detenzione minorile Cesare Beccaria. Gli incendi appiccati dai detenuti sono oramai un modus operandi conclamato a cui segue un campanello d’allarme che non può più essere ignorato.

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