Lavoravano la cocaina in casa in quello che la Polizia di Stato di Milano ha scoperto essere un vero e proprio laboratorio clandestino di droga. In manette 3 persone
Dal blitz degli agenti della Polizia di Stato di Milano sono state sequestrate anche armi e munizioni. Nei giorni scorsi i poliziotti hanno arrestato in flagranza di reato tre cittadini albanesi di 29, 40 e 51 anni poiché trovati nella disponibilità di un appartamento a Lentate, provincia di Monza e della Brianza, usato come laboratorio clandestino di produzione di cocaina.
Nel corso della perquisizione sono state anche trovate due pistole semiautomatiche, una clandestina con matricola abrasa e l’altra provento di furto. Entrambe le armi erano dotate di relative munizioni.
I 3 albanesi
Nel corso dei servizi di contrasto allo spaccio di droga, gli agenti della Squadra Mobile hanno individuato nell’hinterland milanese una macchina e un appartamento come possibili elementi riconducibili al traffico illecito di sostanze stupefacenti, in particolare di cocaina.
Così, nel pomeriggio dello scorso lunedì 15 luglio, alcuni agenti della Squadra Mobile hanno fermato per un controllo a Seveso (Monza e Brianza) il primo malvivente, il 29enne albanese, che viaggiava a bordo della vettura. I poliziotti hanno rinvenuto 500 euro e due cellulari di cui uno con sistema di messaggistica criptata.
Nello stesso momento, un altro equipaggio della polizia ha controllato l’appartamento di Lentate sul Seveso trovando, all’interno dell’abitazione, gli atri due complici, di 40 e 51 anni, anche loro di cittadinanza albanese, i quali erano in possesso di 1.200 euro in contanti.
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Il laboratorio clandestino di cocaina
Durante la perquisizione, gli agenti hanno scoperto, nel piano seminterrato dell’appartamento un laboratorio clandestino di droga con una linea di produzione e lavorazione di cocaina. Tra il bagno, la stanza sottoscala e il garage sono state trovate diverse presse idrauliche con vari timbri che servivano per marchiare i vari panetti di droga.
Scoperta anche una camera di essiccazione in legno con tracce di cocaina evidenti, fornetti a microonde e ventilatori elettrici, bacinelle e ingenti quantitativi di sostanza da taglio, latte di acetone, bilancini, plastiche e macchina per il sottovuoto, numerosi rotoli di nastri adesivi e quasi sette etti di cocaina.
Nel cassetto del tavolo della cucina è stata rinvenuta una modesta dose di cocaina termosaldata, un caricatore di pistola semiautomatica contenente 9 proiettili 9×21 e una sorta di agenda contenente appunti e contabilità riconducibili all’attività di narcotraffico. Infine, nascoste nel divano della zona giorno sono state trovate 2 pistole semiautomatiche con relativi caricatori muniti di cartucce. Al termine delle perquisizioni i tre albanesi sono stati arrestati e trasferiti presso il carcere di Monza, ora messi a disposizione della locale Procura per la convalida dell’arresto.