Una vicenda sicuramente molto particolare è successa nel milanese. Un uomo è stato arrestato a distanza di 9 anni: ecco come ha fatto a non farsi scoprire
Un arresto a distanza di nove anni non è un qualcosa che accade tutti i giorni soprattutto se non sei un latitante. Ma in questo caso il fermato è stato bravo a non farsi scoprire per quasi un decennio. Poi, però, nei giorni scorsi il blitz da parte degli inquirenti nella zona di Cologno Monzese, alle porte di Milano, e le manette con accuse pesanti e una misura d’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il tutto è partito da una segnalazione che fino ad oggi non era ancora arrivata. Questo ha permesso all’uomo di andare avanti per nove anni senza dover fare i conti con la giustizia. Ora, però, la sua latitanza è finita e dovrà affrontare un processo nel quale non solo rischia una condanna, ma anche un risarcimento danni. Intanto, però, il giudice ha disposto l’obbligo di presentazione in attesa che inizi il lungo processo giudiziario.
Milano: 45enne arrestato, le accuse contestate
Come spiegato in precedenza, latitanze lunghe riguardano principalmente persone coinvolte in omicidi oppure in vicende legate alla mafia. In questo caso, in realtà, il mancato fermo è dovuto al fatto che nessuno si era accorto della truffa. Nei giorni scorsi la segnalazione dell’Enel e i carabinieri hanno portato alla luce un metodo molto comune in Italia, ma, che ancora oggi, continua a mietere vittime.
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Il 45enne romeno, infatti, aveva preso in affitto un appartamento con regolare contratto di locazione ormai da diversi anni. Ma la particolarità era un’altra: dal 2016 era riuscito a manomettere il contatore andando a realizzare un allaccio abusivo per risparmiare sulla bolletta. In questi nove anni non ha pagato oltre 26mila euro. Un qualcosa che è stato scoperto solamente in questi ultimi giorni dopo aver notato alcune anomalie collegate all’utenza.

I carabinieri sono andanti a casa dell’uomo, già conosciuto dalle forze dell’ordine, e hanno portato alla luce la frode. L’accusa contestata è quella di furto di energia elettrica e per lui si è decisa la misura di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in attesa del professo che inizierà nel corso delle prossime settimane.