Ragazza minorenne aggredita e pestata a sangue davanti un bar in zona Navigli a Milano. Il questore sospende la licenza e chiude il locale per due settimane: “Pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza”
Per il questore di Milano si evidenzia un concreto “pericolo dell’ordine pubblico e la sicurezza”, al punto tale da chiudere il bar in via Giosué Borsi, al civico 2 a Milano per 15 giorni.
Così ieri, giovedì 4 luglio 2024, gli agenti della polizia locale meneghina hanno messo i sigilli al locale in zona Navigli notificando il decreto di sospensione della licenza al proprietario dell’esercizio commerciale. In precedenza una ragazza era stata presa a calci e pugni proprio in prossimità del bar.
Chiuso il locale, “pericolo ordine e sicurezza”
L’avviso di notifica affisso sulla saracinesca chiusa del bar in zona Navigli nella giornata di ieri, precisano dagli Uffici della Questura di via Fatebenefratelli, “è scattato ai sensi dell’articolo 100 del Tulps che prevede che il questore possa sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel caso costituisca un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini”.
In dettaglio, il questore di Milano precisa che il provvedimento è scattato perché durante i controlli effettuati dagli agenti, il locale al centro dei fatti di cronaca è risultato frequentato da diversi clienti con precedenti penali e di polizia. Fatti, tra i tanti episodi di violenza avvenuti, si racconta anche di un’aggressione ai danni di una ragazza minorenne andata in scena nei paraggi proprio del suddetto esercizio commerciale.
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L’aggressione alla ragazza
Lo scorso dicembre 2023 gli agenti della Mobile di Milano erano intervenuti vicino il medesimo bar a seguito di una chiamata per un’aggressione nei confronti di una ragazza minorenne.
La vittima era stata picchiata violentemente da alcune persone che l’avevano presa a calci e pugni procurandole ben 40 giorni di prognosi. Dalla Polizia sottolineano ancora, come riporta oggi MilanoToday: “A maggio 2021, sotto una precedente gestione e con diversa denominazione, il locale era già stato destinatario di un altro decreto di sospensione della licenza per analoghe problematiche”.
