Paura in zona Darsena, 10 persone di origine nordafricana hanno cominciato una rissa con tanto di lancio del vetro e bottiglie. La situazione.
Sabato pomeriggio da dimenticare per i residenti in zona Darsena, in via Gabriele D’Annunzio vicino ai gradoni, a causa di una rissa scoppiata apparentemente senza motivo. Le ragioni in realtà sono ancora da accertare. I passanti rimangono di sasso, tutt’altra situazione per 10 persone di origine nordafricana che hanno dato il via alla colluttazione diventata poi un vero e proprio scontro con bottiglie di vetro e cocci che sono volati nell’incredulità dei passanti.
Le persone di origine nordafricana, non appena hanno intuito l’arrivo delle Forze dell’Ordine, si sono dileguati con profonda scaltrezza fra diverse possibilità nelle zone circostanti. Sembrava quasi che sentissero di essere braccati. Così non è stato, al punto che si cerca ancora di fare chiarezza sui motivi dell’iniziativa violenta. Un uomo – vittima del pestaggio di gruppo – è stato colpito con una bottiglia. Il vetro è finito in testa accidentalmente.
Paura in Darsena: rissa in via Gabriele D’Annunzio
Di proposito, invece, un altro ha colpito il suo vicino come si evince dai filmati delle telecamere circostanti e di gente che incredula ha ripreso la scena con il telefonino. Momenti di follia a Milano che non sono una novità per i residenti: più di qualcuno ha detto che il comune è diventato meno sicuro rispetto a qualche tempo fa.
Questo significa anche dover fronteggiare un esodo di persone che vanno altrove perchè non si sentono più tutelate. Uno di questi è l’attore Massimo Boldi, che non vive più a Milano, ma in una città satellite – nelle vicinanze – con una sicurezza privata. Prevenzione. Anche Elenoire Casalegno si è lamentata della violenza in aumento nel capoluogo lombardo: incognita con cui è doveroso fare i conti. Una costante che diventa anche oggetto di discussioni.
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Rebus sicurezza
Il Sindaco Beppe Sala ha detto che bisognerà lavorare in tal senso per aumentare la sicurezza, ma il problema sembra essere proprio di condotta. Il periodo è molto complicato: se da una parte le industrie sono in ripresa, la congiuntura crea sempre più divario tra le classi sociali. il malcontento potrebbe essere propulsore della violenza. Una diretta conseguenza di un’insofferenza che non è più così latente.
