Multe in arrivo per chi decide di parcheggiare automobili e altri mezzi sulle piste ciclabili: la decisione che cambia tutto a Milano. Cosa è previsto.
Parte il servizio in via sperimentale della Polizia Locale per monitorare le piste ciclabili a Milano. La decisione è stata comunicata da Marco Mazzei, consigliere comunale della Lista Sala.
La decisione non poteva che iniziare da corso Buenos Aires, luogo al centro della città meneghina e fulcro delle piste più dibattute e a causa della quale si sono sviluppate varie polemiche sul fronte della sicurezza per pedoni, mezzi a due ruote e automobili.
Quali sono le novità
L’avvio del servizio parte da corso Buenos Aires con tanto di fotografie per immortalare l’inizio dell’attivazione del servizio. Proprio i vigili saranno infatti impiegati in diverse zone della città, ma nel primo periodo la concentrazione maggiore dovrebbe essere in alcune zone, poi si vedrà.
“Parte il servizio sperimentale degli agenti di Polizia locale in bici lungo corso Buenos Aires per il controllo della ciclabile. Al loro lavoro si affianca quello di agenti in moto lungo viale Monza. Il rispetto delle regole in strada è fondamentale per la sicurezza di tutti ma anche per una buona convivenza. Vedremo nelle prossime settimane come procedere“, commenta l’assessore alla Sicurezza e Protezione Civile Marco Granelli.
Proprio il personale della Polizia Locale dovrà operare anche in moto lungo viale Monza e a piedi in altre zone della cosiddetta Cerchia dei Navigli.
Mazzei ha ribadito che questo esperimento potrebbe prendere piede altrove. “Valuteremo impatto e risultati e decideremo come proseguire“, spiega il consigliere del Comune di Milano.
L’idea dell’amministrazione guidata da Beppe Sala è quella di punire le automobili e gli altri mezzi parcheggiati sulle piste ciclabili. Spesso e volentieri, infatti, gli scooter utilizzano le ciclabili per superare ed evitare il traffico cittadino a Milano. Porre freno alla sosta selvaggia e al contempo punire chi non rispetta le regole.
Ciclabili usate come parcheggi, polemiche infinite
E già lo scorso mese di ottobre, infatti, la fotografia di Arianna Censi, assessore alla Mobilità, aveva provocato una marea di polemiche e richieste direttamente all’amministrazione comunale.
Sui social, infatti, era spuntato un tir di grandi dimensioni praticamente parcheggiato in pieno centro sulla pista ciclabile, con tanto di conseguenze per le persone a bordo dei mezzi a due ruote.
Il mezzo pesante aveva infatti scavalcato il cordolo di protezione, non senza disagi per automobilisti e ciclisti presenti in zona. “Grazie alla segnalazione di una cittadina abbiamo contattato immediatamente la polizia locale, che è sopraggiunta sul posto e sta procedendo a pesanti sanzioni, tra cui accesso non autorizzato e occupazione abusiva“, aveva spiegato l’assessore alla Mobilità della città di Milano.
I casi di violazioni vanno da piazza Tricolore con un automobilista passando per via Santander (zona Famagosta), pur evidenziando un parcheggio non molto distante dalla pista ciclabile. Erano invece ben 27 le vetture parcheggiate in un luogo non adibito per tale funzione, anzi.
Lo stesso episodio era stato segnalato a via Inganni e via Saint Bon da un cittadino, senza dimenticare altre denunce fra Bruzzano e Bresso che risalirebbero a novembre 2017.