In una Milano che si è svuotata per Ferragosto, i ladri tentano sempre più colpi ma stavolta il furto finisce in ospedale e a San Vittore
In America lo chiamano active keeping. Ed è una forma di sorveglianza civica che in monte zone statunitensi, soprattutto quelle rurali, serve a proteggere la proprietà privata.
In pratica è una sorta di ‘occhio vigile’ da parte del vicinato. Ci si dà una mano: io controllo casa tua e tu, quando non ci sono, dai un’occhiata a casa mia. L’antifurto più antico del mondo, anche se ormai quasi tutti si rivolgono a costosi impianti satellitari con videocamere a circuito chiuso e sensori.
Milano, ladri in azione
Ed è stato proprio un episodio di active keeping che ha sventato un paio di furti in una Milanoche, come molte altre città, si svuota lasciando molti appartamenti incustoditi e offrendo così ai ladri opportunità ideali per compiere furti. Ma non sempre le cose vanno secondo i piani…
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Clamoroso quello che è accaduto la scorsa notte in via Romolo Gessi, nei pressi di via Washington, a testimoniare come una volta di più la collaborazione tra vicini e l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine possa fare la differenza nel prevenire danni maggiori.
Active keeping
Tre ladri, tutti cittadini georgiani tra i 36 e i 42 anni, tutti senza precedenti penali, hanno tentato di svaligiare un appartamento al quarto piano di un condominio.
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Evidentemente sapevano dove e come colpire: avevano sorvegliato la zona e capito che i proprietari dell’abitazione erano in vacanza e avevano lasciato l’appartamento vuoto e apparentemente vulnerabile. Tuttavia, un vicino attento, allertato da qualche rumore, ha notato movimenti sospetti dietro le tende, sapendo che i proprietari non erano presenti. E dimostrando prontezza e senso civico, ha immediatamente allertato la polizia chiamando il 112.
Milano, i ladri acrobati precipitano
L’intervento rapido degli agenti delle volanti ha sorpreso i ladri ancora all’interno dell’appartamento, costringendoli a un rocambolesco tentativo di fuga. Uno dei ladri è stato subito bloccato all’interno dell’abitazione, mentre gli altri due, nel disperato tentativo di evitare l’arresto, si sono gettati dal balcone del quarto piano. Uno dei due è atterrato sull’asfalto, riportando la frattura del bacino, mentre l’altro è finito su un balcone al primo piano, rompendosi entrambe le gambe.
Dall’ospedale a San Vittore
I due ladri feriti sono stati soccorsi e piantonati in ospedale, mentre il terzo complice è stato portato direttamente al carcere di San Vittore.
La sorveglianza attiva, l’active keeping, in queste ultime ore corre sulle chat di condominio. Dove bastano pochi messaggi per allertare le persone che sono partite ma soprattutto quelle che sono ancora in città.
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A volte basta semplicemente accendere una luce, chiamare il 112 per far deviare una pattuglia a lampeggianti accesi nella zona dove si teme l’attività di ladri e topi d’appartamento. Molti sono gli abitanti che cercano di presidiare la zona anche soltanto dando un’occhiata dalle finestre, e se vedono gente sospetta in macchina, in sosta davanti al portone, o a guardare verso le finestre, avvertono subito i condomini in chat descrivendo i sospetti e avvertendo: “Occhi aperti”
Il buon vicinato
E se i ladri, spesso organizzati in bande, approfittano delle abitazioni vuote per entrare in azione, utilizzando tecniche sempre più sofisticate, come l’uso di chiavi passepartout, jammer o attrezzi di scasso specifici per forzare serrature e finestre, la reazione delle comunità locali si organizza con il buon vicinato.
A Milano, così come in altre città, si stanno moltiplicando le iniziative per migliorare la sicurezza dei quartieri, specialmente durante i periodi di ferie estive. Tra queste iniziative, spiccano i comitati di protezione e sorveglianza condominiali.
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Questi gruppi, formati dai residenti stessi, si occupano di monitorare gli ingressi e le aree comuni dei condomini, coordinando interventi di sorveglianza passiva come l’installazione di telecamere di sicurezza, l’organizzazione di turni di controllo e l’uso di sistemi di allarme collegati direttamente con le forze dell’ordine.
Vigilanza reciproca
Il ruolo dei vicini, come dimostrato dall’episodio di via Romolo Gessi, è cruciale. La vigilanza reciproca tra condomini e il mantenimento di buoni rapporti di vicinato possono prevenire i furti e aumentare il senso di sicurezza collettiva.
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È importante che i residenti si conoscano e si tengano informati sulle abitudini degli altri condomini, in modo da poter rilevare immediatamente eventuali comportamenti sospetti. Inoltre, la comunicazione tempestiva con le autorità, come nel caso del vicino che ha chiamato il 112, può risultare decisiva per sventare un furto in corso.
Un altro caso simile
L’importanza della sorveglianza condominiale è stata ulteriormente sottolineata da un altro caso avvenuto nella provincia di Milano, precisamente a Inzago. In questo caso, una vicina di casa ha notato tre donne sconosciute entrare in una villetta subito dopo che la proprietaria era uscita.
Senza esitare, ha coinvolto un operaio presente nelle vicinanze e insieme hanno bloccato la porta della casa con le tre ladre ancora all’interno, impedendo loro di fuggire fino all’arrivo dei carabinieri. Anche in questo caso, la prontezza e il coraggio di una cittadina hanno permesso di evitare un furto e di far arrestare i colpevoli.
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I comitati di protezione e sorveglianza non devono essere visti solo come una reazione ai furti già avvenuti, ma come uno strumento di prevenzione attiva. Oltre alla sorveglianza, questi comitati possono organizzare incontri con esperti di sicurezza, promuovere l’installazione di dispositivi antintrusione e sensibilizzare i residenti sull’importanza di comportamenti prudenti, come evitare di lasciare chiavi di riserva in luoghi facilmente accessibili o non pubblicizzare le proprie assenze sui social media.
Anitfurti e non solo
L’introduzione di tecnologie avanzate di sicurezza, come i sistemi di allarme connessi a reti wireless e telecamere ad alta risoluzione, sta diventando sempre più comune nei condomini che desiderano proteggere le proprie abitazioni durante i periodi di vacanza.
Questi sistemi possono essere integrati con applicazioni che permettono ai residenti di monitorare in tempo reale la propria casa tramite smartphone, ricevendo notifiche immediate in caso di intrusioni sospette.