Una vittima, in circostanze da chiarire e ancora in via di accertamento, a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Lambrate, traffico completamente bloccato a Milano in entrambe le direzioni per almeno due ore
Un grave incidente è avvenuto nel corso del pomeriggio di oggi alla stazione ferroviaria di Lambrate, periferia nordest di Milano, dove un uomo è stato ritrovato privo di vita sui binari ferroviari.
L’allarme è scattato alle 13.47: immediato l’intervento dei soccorritori e delle forze dell’ordine. Ma nonostante gli sforzi, per la vittima non c’è stato nulla da fare.
Milano, un morto sui binari a Lambrate
Le dinamiche di quanto accaduto restano ancora poco chiare, ma le prime ipotesi avanzate dagli investigatori lascerebbero supporre che possa trattarsi di un gesto volontario.
All’arrivo della chiamata d’emergenza la centrale operativa dell’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) ha inviato sul posto due mezzi, un’ambulanza e un’automedica.
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Nonostante la rapidità dell’intervento, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Sul luogo sono intervenuti anche i vigili del fuoco del comando provinciale di Milano, gli agenti della polizia ferroviaria e il personale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), che hanno provveduto a bloccare temporaneamente la circolazione in entrambe le direzioni per consentire i rilievi del caso.
Traffico paralizzato tra Lambrate e Milano
Lambrate è un nodo fondamentale per il traffico ferroviario di Milano. Quasi tutti i convoglio in entrata e in uscita dalla Stazione Centrale passano di qui. Quindi la sospensione dei treni ha avuto importanti ripecurssioni sull’intera area ferroviaria di Milano, interrompendo il traffico su numerose linee regionali e suburbane tra la le quali la S9 e la S13 e tutte le tratte che conducono verso Bergamo e Brescia, Treviglio, Cremona, Mantova, Piacedena e l’Emilia-Romagna.
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RFI ha comunicato che la circolazione è stata sospesa per consentire le operazioni di accertamento, e Trenord ha informato i passeggeri tramite i canali ufficiali di possibili ritardi e cancellazioni, con ripercussioni durate per circa due ore. Inevitabili le ripercussioni soprattutto per studenti e pendolari, con la situazione che si è normalizzata solo dopo le 17.
Episodi analoghi a Milano
Purtroppo a Milano le vittime di incidenti ferroviari o atti volontari sono aumentati nel corso degli ultimi anni. Basti ricordare quanto avvenuto lo scorso anno nella stazione di Porta Garibaldi, dove un uomo è stato travolto da un treno in arrivo. L’incidente ha sconvolto numerosi passeggeri che assistevano attoniti e ha portato a una paralisi del traffico ferroviario in pieno orario di punta.
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Sempre nel 2023, un altro caso si è verificato presso la stazione di Rogoredo, un altro snodo cruciale per i treni ad alta velocità e regionali, dove un giovane è stato investito da un convoglio. In quella circostanza, l’incidente ha portato a un blocco della circolazione ferroviaria che ha avuto ripercussioni per diverse ore, influenzando la mobilità di migliaia di persone in un’area già congestionata.
Milano e Lambrate, ritardi di oltre un’ora
Questi episodi tragici si aggiungono alla lunga lista di incidenti simili avvenuti nelle principali stazioni milanesi, dove l’elevato afflusso di passeggeri e la frequenza dei treni possono aumentare il rischio di situazioni pericolose, che includono sia eventi accidentali che, purtroppo, gesti volontari. A episodi riconducibili a drammatiche decisioni volontarie bisogno purtroppo aggiungere anche imprudenza e distrazione tra le cause di investimenti purtroppo mortali.
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Negli ultimi anni sono aumentati gli incidenti di chi attraversa i binari in modo imprudente o di chi resta sull’orlo dei binari, distratto da telefonino o con le cuffie nelle orecchie.
I ritardi sulla Saronno-Seregno-Milano-Albairate, sulla Bergamo-Milano, sulla Piacenza-Lodi-Milano e sulla Mantova-Cremona-Codogno-Milano hanno portato numerosi convogli a raggiungere la propria destinazione con ritardi che hanno in qualche caso superato anche i 60 minuti.
Strumenti e investimenti nella sicurezza
Intanto RFI sta cercando di sperimentare nuove soluzioni anche nell’ambito della sicurezza sulle banchine e sulle passerelle. In diverse città europee, come Parigi e Londra, sono stati installati pannelli di protezione nelle stazioni per impedire l’accesso ai binari fino all’arrivo del treno. Queste barriere possono rappresentare un ostacolo per gesti estremi e allo stesso tempo migliorare la sicurezza per i passeggeri che si trovano in attesa sulla banchina.
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A Milano, alcune stazioni secondarie hanno iniziato a implementare alcuni sistemi di sicurezza e di videosorveglianza con una maggiore presenza di personale di vigilanza, specialmente nelle ore serali. Ma i costi e la complessità di simili installazioni costituiscono ancora un ostacolo per una protezione estesa e omogenea su tutta l’area metropolitana.
Gli investimenti in ambito locale
Un piano per la sicurezza delle stazioni, sempre meno sicure in particolare nelle ore notturne, è uno degli argomenti di punta anche dal punto di vista politico nell’agenda dei rappresentanti regionali.