Truffa del finto avvocato a Milano. Così un 44enne è stato fermato e denunciato dalla Polizia di Stato. L’uomo riconsegna soldi e monili alle vittime
Gli agenti della Polizia di Stato di Milano hanno restituito oltre 16mila euro e una collanina in oro a due signore italiane che nelle settimane precedenti erano rimaste vittime di truffa con la tecnica del finto avvocato.
Il bottino era stato sequestrato lo scorso 20 giugno alla fermata della Metropolitana di Milano da una pattuglia della Polmetro dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico a carico di un pregiudicato napoletano di 44 anni il quale, appena fermato, aveva dichiarato il falso in merito al possesso della ingente somma di denaro.
Le indagini
A seguito del fermo degli agenti, i successivi approfondimenti eseguiti dalla Squadra Mobile hanno permesso però di ricostruire i movimenti del 44enne in Lombardia portando alla luce, attraverso l’analisi del suo cellulare, che si era spostato tra la province di Milano, Monza Bianza, Como e Lodi.
Dalle denunce accumulate nelle località dove l’uomo si era recato, gli agenti sono riusciti a risalire anche a due truffe ai danni di anziani ai quali era stato fatto credere che era necessario pagare la parcella ad un avvocato che si stava occupando della difesa di un figlio coinvolto in un grave incidente.
Ad una delle due vittime il truffatore ha asportato ben 16mila euro che la donna deteneva per sostenere tutte le spese connesse ad un lutto familiare. L ’analisi delle telecamere e i riconoscimenti fotografici hanno poi dato ulteriori riscontri sulla responsabilità del ladro nella commissione dei reati. Così il truffatore è stato costretto a restituire sia i soldi che i prezioni rubati alle sue vittime.
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Attenzione ai segnali
La Procura di Milano ha disposto il dissequestro e la restituzione del bottino alle vittime. Gli uffici della questura di Milano deputati al controllo del territorio e gli uffici investigativi, hanno permesso in collaborazione di conseguire un significativo risultato soprattutto con riferimento al totale recupero e restituzione dei proventi delittuosi.
E dalla Polizia di Stato arriva il monito ai cittadini, soprattutto alla fascia ritenuta più soggetta alle truffe, ovvero gli anziani, di prestare particolare attenzione ai segnali quando al portone di casa bussano determinati estranei camuffati da finti avvocati, agenti delle forze dell’ordine o altro.
Si invita, dunque, la popolazione sempre a fare attenzione quando si è contattati da sconosciuti che si spacciano per familiari o parenti che chiedono denaro o altre utilità. Sul sito della Polizia di Stato è possibile scaricare il vademecum informativo per riconoscere un truffatore e i consigli sulle truffe più diffuse. Tra i diversi consigli:
- Quando si presenta a casa qualcuno vestito da Poliziotto, Finanza, Carabiniere controllare sempre in strada se l’auto di servizio, la pattuglia quindi, sia presente nelle vicinanze. Se così non fosse, quelle persone saranno sicuramente dei truffatori.
- Controllare con cura il tesserino dell’agente.
- Farsi spiegare nel dettaglio il motivo di quella visita.
- I truffatori possono essere uomini o donne di diverse età, anche anziani. Di norma si presentano vestiti in modo elegante per risultare più autorevoli.
- Potrebbero conoscere il tuo nome o abbindolare la vittima con frasi familiari.
- Di solito sono dei fini oratori. Usano un tono deciso e parole forbite.
- In generale i truffatori scelgono la propria vittima quando questa è distratta, attendono il momento giusto per colpire.
- Potrebbero usare una persona per darti un aiuto ma che è un loro complice.