Milano, faida tra Ncc e taxi: escalation di aggressioni verbali e litigi dopo le bastonate di Malpensa

Una vera e propria guerriglia in strada a Milano tra Ncc e tassisti e, dopo le foto shock delle bastonate a Malpensa apparse nelle chat, la situazione da entrambe le parti è diventata ancora più insostenibile. La denuncia degli Ncc al Sindaco

I commenti poco stupiti dopo il giro delle foto shock rimandano ad una situazione che “era nell’aria”. Come una camera a gas pronta a scoppiare, la goccia in più che ha fatto traboccare il vaso.

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Milano, faida in strada tra Ncc e Taxi. la lettera al sindaco Sala (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Del resto, di avvisaglie ce ne sono state in passato, e anche tante: da mesi ormai vengono segnalati in città, specie in piazza Duomo e davanti agli hotel di lusso delle vie del Quadrilatero ma anche vicino a stazioni e aeroporti lombardi, litigi con insulti reciproci tra tassisti e Ncc.

La faida tra Ncc e taxi

Si ripete sempre uguale da alcuni mesi ormai il copione tra i tassisti e i conducenti delle berline nere. I tassisti contestano agli Ncc di aver preso la corsa in strada e non dalla rimessa. Il tutto riprendendo con il cellulare la scena, a mo’ di testimonianza di quanto detto. La violazione c’è. In sintesi i conducenti di auto bianche accusano gli Ncc di essere abusivi e di non rispettare la normativa sul trasporto pubblico non di linea, peraltro confusa e in ritardo rispetto alle applicazioni che hanno rivoluzionato le modalità di connessione coi clienti.

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Milano, faida Ncc e taxi. Situazione insostenibile. La lettera al sindaco Sala (milano.cityrumors.it)

Secondo quanto riporta anche il Giorno, nel frattempo la polizia locale di Milano si sta occupando di due denunce presentate da altrettanti Ncc per casi del genere, anche se palesemente emerge un numero di episodi ancora sommersi che evidenziano la crescente escalation di aggressioni verbali a loro carico. Ma fino a venerdì scorso non si era ancora arrivati al contatto fisico.

Parliamo dell’aggressione a bastonate avvenuta di pomeriggio a due passi dal Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa. L’evento ha segnato enorme passo avanti nella sommersa escalation di violenze delle ultime settimane. È vero che la discussione, venerdì scorso, è nata per un sorpasso azzardato sulla statale 336, quindi per questioni di viabilità, ma è altresì vero che Giuseppe Dalzini, il 66enne conducente Ncc è stato colpito alla testa da una mazza da un tassista, sottolineando anche che alcuni degli altri tassisti che si sono radunati attorno a lui urlavano “Ncc di m., abusivo”.

Lettera al sindaco Sala

Dopo il caso di Malpensa, ieri il presidente dell’associazione Sistema trasporti, Francesco Artusa, ha scritto una lettera indirizzata al sindaco di Milano, Beppe Sala: “La situazione sta degenerando, come abbiamo facilmente previsto. Sappiamo che il suo ufficio ha portato la questione al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Riteniamo che sia un buon inizio, ma che non potrà mai essere sufficiente se non verranno avviate azioni istituzionali in grado di restituire pari dignità alla categoria che rappresentiamo”. In poche parole gli Ncc vogliono partecipare con i propri delegati a tavoli e riunioni in cui si parla di loro “solo con i tassisti”. E la missiva di Artusa continua dicendo:

“È nostra ferma convinzione che è questo modus operandi, in primis, ad aver delegittimato gli Ncc agli occhi dei tassisti. Ad aver dato la sensazione di una supremazia di una categoria rispetto a un’altra. Ad aver dato loro la sensazione di avere poteri che in realtà sono esclusivi delle forze dell’ordine”. 

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Le richieste dei tassisti

Dall’altra parte, i sindacati della categoria dei tassisti continuano a chiedere più controlli anti-abusivismo, ritenendo insufficienti le 92 sanzioni comminate dal comune di Milano nei primi sei mesi del 2024.

Infine, l’aggressione di Malpensa di venerdì scorso potrebbe finire nei giro di poco sul tavolo della commissione tecnica disciplinare. La condotta dell’aggressore pare in evidente contraddizione col dovere di “tenere in ogni circostanza un comportamento corretto nei confronti di chiunque”. Le sanzioni prevedono uno stop alla licenza fino a un massimo di 90 giorni in base alla gravità dell’infrazione.

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