Panico a Milano. Nel giro di poche ore, messe a segno due rapine con modalità praticamente uguali: la ricerca dei colpevoli è in corso
Sono ore di tensione per tutti i commercianti di Milano, che temono che i rapinatori che ieri hanno messo a segno due colpi in poche ore siano ancora in giro e si stiano organizzando per altri furti. Sebbene non si abbia la certezza che si tratti degli stessi autori, le due rapine che hanno sconvolto un centro scommesse e un benzinaio hanno caratteristiche davvero simili, quasi troppo per essere casuali.
Ogni rapina è simile a qualsiasi altra e questo è innegabile: la furtività, l’aggressività e spesso l’arma in mano sono caratteristiche che accomunano praticamente ogni colpo. Tra la mattinata e il pomeriggio di ieri, mercoledì 10 aprile, a Milano due locali commerciali sono però stati messi a ferro e fuoco da due ladri che, se non sono sempre gli stessi, si può dire che abbiano davvero molte cose in comune. Ecco cos’è successo.
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Verso le undici e quaranta di ieri mattina, in via Venini a Milano due uomini col volto coperto sono entrati in un centro scommesse, uno armato di pistola e l’altro di cacciavite. I due hanno quindi minacciato il gestore, un uomo cinese di 52 anni e l’hanno intimato a consegnargli l’incasso di 2500 euro. Finito il colpo sono fuggiti a bordo di una Fiat Punto.
Poche ore dopo, verso le sei di pomeriggio, due malviventi hanno colpito il distributore di benzina Tamoil di via Ornato, sempre a Milano questa volta in zona Niguarda. Qui, sempre con il volto coperto, uno con la pistola e l’altro con un coltellino, due malviventi hanno minacciato il benzinaio di 51 anni di dargli l’incasso del giorno, circa 6mila euro. Una volta ottenuto sono fuggiti a bordo di un’auto dal colore scuro.
Al momento le autorità stanno cercando di capire se i due colpi siano stati messi a segno dai medesimi autori, quindi stanno vagliando i filmati ripresi dalle telecamere e ascoltando i testimoni. Il modus operandi e la descrizione fatta da chi ha visto i due malviventi, però, fa ipotizzare che si tratti delle stesse persone.