Milano è la terza città più inquinata al mondo. Cosa dice il report svizzero di IQAir: i dati sono scoraggianti.
Non bastano i purificatori d’aria. Ci vorrebbe il tasto reset, ma non è in dotazione, è possibile soltanto fare i conti con l’abisso. Rendersene conto è tanto semplice quanto drammatico. C’è un problema ambientale e basta guardare la finestra per capire che preoccuparsi adesso non è soltanto lecito, ma anche inevitabile e forse leggermente fuori tempo.
Cielo grigio e nodo alla gola, tutta colpa dello smog o di una condizione da inquinamento perenne che va avanti da anni, ma negli ultimi mesi è arrivata a toccare livelli importanti. Non che prima fossero bassi, ma stavolta Milano ha superato il limite consentito. Quel punto di non ritorno che doveva essere tenuto a distanza.
Milano da bollino nero
A rivelarlo è il sito IQAir che dimostra quanto il capoluogo lombardo sia – in questa domenica – la terza città più inquinata al mondo. Prima ci sono soltanto Lahore in Pakistan e Dacca in Bangladesh. Una situazione senza via d’uscita che può essere tradotta nei valori pubblicati sul Corriere della Sera.
Il PM 2.5 che simboleggia il tasso di inquinamento gestibile per quanto concerne le polveri sottili e non solo, a Milano, ha toccato 27,5 volte in più il limite stabilito. Significa che è andata oltre il livello di guardia che simboleggiava salvaguardia e protezione sul piano ambientale e climatico. Il PM10 – altro valore importante – è arrivato a toccare i 100 mg/m3 quando la soglia massima consentita è 50. Significa che l’inquinamento è raddoppiato, mentre l’impatto – con le conseguenze che ne deriva – è arrivato a quadruplicare le ripercussioni sul suolo e nell’atmosfera.
Terza città più inquinata al mondo
C’è una cappa perenne con cui fare i conti. Le autorità hanno persino diramato dei consigli specifici: dettami da seguire fin quando non verrà stabilito un piano di rientro adeguato. Niente esercizi all’aperto, chiudere le finestre e indossare la mascherina. Vento e pioggia potranno spazzare via un po’ di gas e inquinamento, ma per adesso persiste il sereno.
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Almeno fino a giovedì. La cappa annebbia Milano, ma non oscura le mancanze e i ritardi su certi tempi che non è più possibile sottovalutare. Il bollino nero continua a lampeggiare in attesa di qualche risposta convincente e rimedi per cercare di andare avanti senza chiudere gli occhi, ma soprattutto girare la testa.