Il Questore ha disposto la sospensione della licenza per quindici giorni. Cosa succedeva nel Bar Samuel, in via Ennio a Milano
Nell’ambito di un’attività di prevenzione, controllo del territorio e monitoraggio di locali pubblici milanesi svolta dalle Forze dell’Ordine, il Questore di Milano Bruno Megale, ai sensi dell’articolo 100 del TULPS ha decretato che il Bar Samuel di via Ennio 30-32 dovrà restare chiuso per quindici giorni. Lo strumento usato è quello della sospensione della licenza: ecco quali sono i motivi.
La sospensione è stata notificata al titolare dell’attività nella giornata di ieri e a farlo sono stati gli agenti del Commissariato Monforte Vittoria. Tutto inizia lo scorso giugno quando, durante un controllo, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Polizia di Stato hanno identificato due clienti, già noti alla giustizia per precedenti di polizia riguardanti gli stupefacenti. Ecco quindi cos’è successo e come si è arrivati alla sospensione della licenza.
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Banconote, droga e bilancini di precisione
Lo scorso giugno, gli agenti hanno individuato due clienti del Bar Samuel: uno è stato visto mentre cercava di nascondere qualcosa e, proprio per quel motivo, perquisito. Al termine dell’operazione, gli sono stati trovati addosso 2800 euro in contanti e, sul suo furgone, è stato rinvenuto un bilancino di precisione. L’altro, invece, è stato controllato e si è scoperto già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali e di polizia.
A luglio, poi, durante un servizio mirato al contrasto di spaccio di droga, gli agenti del Commissariato Monforte Vittoria hanno visto con i loro occhi la cessione di una determinata di quantità di cocaina tra un venditore e un acquirente, con il conseguente pagamento di 30 euro.
Le accuse nei confronti del bar
Visto lo scambio di droga, gli agenti sono quindi entrati al Bar Samuel ed hanno identificato i due uomini coinvolti, nonché altri clienti abituali del locale. Uno dei due appena fermati si è poi scoperto essere lo stesso già fermato a giugno: oltre ai soldi appena presi dal “cliente”, gli agenti gli hanno trovato addosso anche 20 dosi di cocaina e un coltello a serramanico con una lama di 5 cm, quindi l’hanno arrestato.
Durante i controlli, hanno scoperto anche un minorenne che aveva appena eseguito una giocata vietata ai minori di 18 anni: interrogato, ha detto che nessuno dei dipendenti della ricevitoria gli aveva chiesto l’età.