L’incidente avvenuto a Milano questa notte alle 2.30 ha portato alla morte l’ennesimo ciclista. È un uomo di 37 anni che a bordo della sua bicicletta è stato travolto da una macchina. La dinamica
Un violento impatto accaduto nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 in cui un uomo di 37 anni ha perso la vita. La vittima, Ivano Calzighetti di Buccinasco, è stata travolta mentre era in bicicletta da una Peugeot 208. L’incidente fatale è successo all’incrocio tra via Pistrucci e viale Umbria, nei pressi di Porta Romana a Milano.
Quando l’ambulanza con a bordo i sanitari di Areu sono arrivati sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Ivano Calzighetti, un uomo italiano. Al volante dell’automobile una donna, ora denunciata per omicidio stradale.
La dinamica
Secondo le prime informazioni giunte, l’incidente mortale è avvenuto qualche minuto dopo le 2.30 di mattina di oggi, mercoledì 10 gennaio e risulta essere il primo incidente fatale del nuovo anno. Stando alla dinamica, il sinistro mortale è accaduto in prossimità di un incrocio con semaforo, che a quell’ora era ancora funzionante.
Secondo le prime sommarie ipotesi avanzate dagli investigatori, molto probabilmente, uno dei due mezzi è passato col rosso, a meno che non si sia trattato di un investimento avvenuto durante una svolta. In questo ultimo caso sia l’auto che la bici avevano il verde.
L’automobile arrivava da piazzale Lodi ed era diretta verso viale Piceno quando, percorrendo viale Umbria ha travolto il ciclista. Il 37enne a bordo di una bici elettrica stava attraversando proprio viale Umbria da via Maestri Campionesi ed era diretto in via Pistrucci. Ad intervenire dopo l’incidente per i primi rilievi del caso sono stati gli agenti del Radiomobile della polizia locale, che giunti sul luogo hanno raccolto la testimonianza della conducente e acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
La chiamata ai soccorsi
Il 37enne italiano travolto dalla Peugeot 802 abitava a casa della compagna a circa 300 metri dal luogo dove è avvenuto l’incidente, nelle vicinanze di piazza Imperatore Tito, e a quell’ora della notte, molto probabilmente stava rientrando a casa quando si è visto arrivare addosso l’automobile.
A guidare la macchina incriminata c’era una ragazza di 25 anni, mentre sul lato passeggero era seduto un giovane di 22 anni. I due, subito dopo l’impatto, si sono immediatamente fermati per prestare i primi soccorsi all’uomo. Sono stati sempre loro, successivamente, a contattare il 112 per spiegare la tragica sventura.
Entrambi i 20enni non hanno riportato gravi ferite e sono stati trasportati in codice verde al pronto soccorso del Policlinico milanese. Mentre il ciclista è morto sul colpo dopo il violento impatto con l’automobile. La 25enne alla guida della Peugeot 802 è stata denunciata per omicidio stradale.
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I dettagli sull’impatto
Secondo le informazioni raccolte, il 37enne Ivano Calzighetti è stato travolto mentre viaggiava a bordo di una bicicletta a pedalata assistita. La vittima gestiva un bar a Buccinasco insieme a sua madre: abitava nella zona in cui è avvenuto l’impatto mortale.
Milano, le cause degli incidenti in bici
Secondo quanto riporta il Post, le biciclette nella città meneghina sono in aumento. La comodità di muoversi per le vie della città in sella ad una bici è apprezzata da molti cittadini ma allo stesso tempo però le strade cittadine non sono pensate per le biciclette poiché insidiose, soprattutto in centro. Le rotaie del tram, per esempio, sono molto pericolose in quanto le ruote delle bici possono finire al suo interno causando incidenti, anche mortali.
Stessa cosa per gli incroci, spesso molto larghi e con più intersezioni, ampie rotonde e corsie multiple che non facilitano la viabilità dei ciclisti. Inoltre, sulle strade di Milano circolano moltissime auto. Secondo il Comune di Milano, i dati dei sensori posizionati ai varchi dell’area C, (ztl) che comprende il centro storico della città, rilevano il passaggio di circa 100mila auto al giorno.
Il sindaco Beppe Sala, ha dichiarato a La Stampa: “Ci sono troppe macchine nelle città, noi a Milano ne abbiamo 49 su 100 abitanti. Io voglio lavorare per arrivare a una quarantina in dieci anni, anche se non sarò più sindaco”.
