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Cronaca

Milano capitale degli oratori: in 300mila tra sport, giochi e studio

Come ogni estate inizia la stagione degli oratori estivi, sono centinaia solo in provincia di Milano, un aiuto indispensabile per molte famiglie

Con l’arrivo dell’estate i primi a godere delle vacanze e della bella stagione sono gli studenti. In queste ore ultimo sforzo per gli studenti chiamati all’esame di maturità. Gli esami di terza media sono ormai conclusi quasi dappertutto, si attendono soltanto i voti e il rompete le righe definitivo.

Ogni estate a Milano sono almeno 300mila i ragazzi che vivono negli oratori – Credits Chiesa di Milano (milano.cityrumors.it)

Ma per alcune strutture è il momento di iniziare il lavoro vero e proprio. Sono gli oratori. Punti di riferimento che all’ombra di campanili e parrocchie rendono un po’ meno problematica la quotidianità ai genitori costretti a dividersi tra più lavori…

Oratori a Milano, quanti sono

Secondo l’ultimo censimento, quando la stagione estiva era ancora lontana ma si iniziava già a pianificare quelle che sarebbero state le attività da giugno in poi, solo all’interno della cintura di Milano si contavano oratori più di 150 oratori in piena programmazione.

In provincia, considerando l’intensissima attività di comuni grandi e piccoli di tutta la cintura che circonda il capoluogo, si parla di decine di migliaia di ragazzi organizzati in gruppi che tra gioco, divertimento, sport e qualche attività fuori porta, vivono l’estate a pieno regime fin dai primi giorni di giugno. E dunque molto prima di quelle che saranno le ferie con le proprie famiglie.

Una necessità sociale

Gli oratori sono una realtà che in Lombardia esiste praticamente da sempre. Alcuni Hanno un’importanza storica non solo nell’ambito della didattica ma anche della passione sportiva. E qui che molto spesso il talento di chi un domani punterà a un’attività professionistica su un campo da gioco nasce, si sviluppa e matura.

Gli oratori offrono programmi di sport e didattica – Credits Chiesa di Milano (milano.cityrumors.it)

Ma è soprattutto nel corso della stagione estiva, in particolare in questi ultimi anni, che il ruolo degli oratori diventa fondamentale. Non si tratta solo di attività educativa: ma anche di rispondere a un’esigenza sociale che con gli anni si è fatta sempre più urgente.

Da una parte famiglie con entrambi i genitori che lavorano e che non possono certo dividersi le ferie per sostituirsi alla scuola. Dall’altra, ed è un’altra emergenza sempre più attuale, famiglie divise tra genitori separati e divorziati che rendono ancora più complicata la gestione quotidiana di ragazzini in età scolare.

C’è poi la questione non secondaria dei costi. Ogni anno si dice che le famiglie italiane non rinunciano a nulla pur di andare in vacanza. Si parla molto di rado di quelle famiglie che in vacanza non ci possono andare perché non ne hanno le possibilità economiche. L’oratorio sotto questo aspetto garantisce a molti ragazzi un’estate spensierata che ai genitori costa poco o nulla.

Sport, gioco e gite

Ogni quartiere della grande Milano, suddivisa in 12 decanati che delimitano la diocesi ambrosiana, conta non meno di due oratori che tra strutture grandi e piccole, realizzate quasi tutte con il volontariato e il finanziamento delle famiglie, consentono attività che alcune scuole non si possono nemmeno sognare.

Sotto questo aspetto, anche dal punto di vista logistico, tutti gli oratori sono nel cuore di ogni quartiere e delle necessità delle famiglie.

Sport per tutti: calcio pallavolo e basket in prima fila. Anche se in alcuni quartieri sono nate persino lezioni di padel gratuite, per quei ragazzini che vogliono imparare e giocare con papà. Nuoto, passeggiate, qualche sessione di atletica e un avviamento ai pesi per chi si vuole appassionare alla palestra. Nei programmi degli oratori di Milano si legge davvero di tutto.

Comprese moltissime attività culturali di ogni tipo. Musica, teatro, laboratori di arte grafica e digitale. Un vero e proprio villaggio turistico per ragazzi nella città metropolitana che sfida qualsiasi convenzione sociale. Basti considerare che all’interno di ogni oratorio è altissima la presenza di ragazzi che non solo non sono credenti, ma nemmeno cristiani.

Un esercito di 300mila ragazzi

É ancora presto per avere una stima definitiva di quella che è la stagione estiva degli oratori milanesi ma si può già parlare di non meno di 300mila ragazzi solo per quanto riguarda il comune capoluogo e l’immediata cintura dei comuni dell’hinterland. Un numero impressionante che moltiplica per 10 quelle che sono le normali attività dell’oratorio da settembre a maggio. Ad animare le attività ragazzi che, sempre per volontariato, vivono la loro prima esperienza di educatori e che sono poco più grandi degli stessi ragazzi che seguono dei quali anche loro facevano parte fino a poco tempo fa.

All’oratorio per fare sport e divertirsi – Credits Chiesa di Milano (milano.cityrumors.it)

Il programma di attività è fittissimo. Giochi, ogni giorno sempre diversi, che le squadre di ragazzini affrontano con entusiasmo prima della pausa pranzo, preparato da altri volontari e che alle famiglie costa pochi euro. Un costo di gran lunga inferiore rispetto a quello di qualsiasi scuola privata, asilo o mensa scolastica. Nel pomeriggio attività didattiche per chi deve recuperare qualche materia e molte lezioni di italiano per i tantissimi ragazzi extracomunitari che a loro volta, poi, insegneranno a casa la nostra lingua ai loro genitori.

Oratori a Milano, la macchina organizzativa

Un ruolo sociale fondamentale che in alcuni quartieri diventa un vero e proprio motore culturale. Gli oratori sono organizzatissimi. Cucine degne di un villaggio turistico e convenzioni con piscine, parti acquatici dove si organizzano gite di un giorno per allargare l’avventura al di là dell’ombra del campanile.

Il tutto in attesa che mamma e papà si liberino dagli impegni di lavoro e che l’estate si trasformi in una normale occasione di svago e di vacanza insieme alla propria famiglia. Cosa che, soprattutto nelle grandi realtà metropolitane virgo tra divorzi, separazioni e famiglie in forte crisi economica, non è più così scontato…

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupandomi di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.