Un weekend da incubo al San Raffaele e le dimissioni del dottor Galli, amministratore unico. Un qualcosa da sicuramente studiare meglio nei prossimi giorni
Un terremoto ai vertici del San Raffaele come stretta conseguenza di un weekend praticamente da incubo all’ospedale. Un fine settimana dove c’è stato tanto caos e una situazione che ha portato addirittura alla chiusura momentanea dell’accesso al Pronto Soccorso e la necessità di un aiuto degli altri reparti.

Da qui un punto della situazione e la decisione da parte di Francesco Galli, amministratore unico di presentare le dimissioni irrevocabili. Naturalmente sono ancora in corso tutti gli approfondimenti del caso e vedremo cosa succederà nel corso delle prossime settimane e se ci saranno altre figure che pagheranno le conseguenze. Per il momento, però, c’è la necessità di riportare una sorta di tranquillità ad un ospedale che ha vissuto il periodo come un vero e proprio incubo.
Milano: cosa è successo al San Raffaele
Il tutto è partito nella notte fra il 6 e il 7 dicembre presso il padiglione ad alta intensità. Personale poco preparato chiamato a gestire pazienti in condizioni molto critiche e dove anche la scarsa conoscenza dell’italiano ha creato non pochi problemi. Così un’infermiera ha confuso il farmaco e, una volta accorta dell’accaduto, avrebbe deciso di abbandonare improvvisamente il reparto. Oppure un collega non in grado di gestire la ventilazione non invasiva di un malato.
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Insomma, un vero e proprio caso tanto che si è deciso di bloccare gli accessi al Pronto Soccorso per riportare la situazione alla normalità anche grazie al supporto degli altri medici. Tutto questo, però, ha portato ad una indagine interna e alle dimissioni del dottor Galli in attesa di capire meglio cosa è realmente successo. Di certo non un biglietto da visita ottimale per un ospedale rinomato come il San Raffaele.

Ora sono in corso le indagini per provare a ricostruire meglio l’accaduto e capire se ci sono stati, come sembra, degli errori dall’inizio in questa vicenda. Di certo c’è bisogno di una rivoluzione nel reparto infermieristico per evitare che episodi simili possano accadere ancora nel prossimo futuro.





