Milano%2C+aumentano+i+casi+di+violenza%3A+ecco+il+quartiere+pi%C3%B9+a+rischio
milanocityrumorsit
/cronaca/milano-aumentano-i-casi-di-violenza-ecco-il-quartiere-piu-a-rischio.html/amp/
Cronaca

Milano, aumentano i casi di violenza: ecco il quartiere più a rischio

Il capoluogo lombardo si conferma in prima posizione nella classifica delle città più violente: ecco i quartieri più a rischio. Dove dilaga la microcriminalità

Milano si conferma una delle città meno sicure in Italia: secondo i recenti dati forniti dal Ministero dell’Interno, il capoluogo lombardo resta ancora oggi una delle metropoli italiane con il tasso di criminalità più alto. Ma non si tratta di un caso isolato. Purtroppo in tutto il Paese si sono verificati rialzi più che significativi nelle classifiche dei reati. Con alcune località che hanno fatto registrare dei picchi considerevoli.

Milano, aumentano i casi di violenza: ecco il quartiere più a rischio – milano.cityrumors.it – Ansa Foto

Gli interventi delle forze dell’ordine si sono moltiplicati in modo significativo, al pari della costatazione di numerosi reati: su tutti sono aumentati i furti (ed i tentativi di furto), all’interno delle abitazioni. Sono aumentati gli interventi delle forze dell’ordine nelle grandi città ( e tra poco andremo ad analizzare i dati riferiti al capoluogo meneghino), ma allo stesso tempo si sono registrati anche numerosi interventi nei borghi di media grandezza, che offrono generalmente degli ambienti considerati favorevoli ai malintenzionati: come da caratteristica, sono le aree urbane (più densamente popolate) a risultare maggiormente esposte ad atti criminali.

Milano, i numeri della microcriminalità sono in aumento: il dato aggiornato

Secondo i dati esposti dal Ministero dell’Interno, nel nostro Paese vengono segnalate oltre diecimila denunce di reati al giorno: una media di quasi quattrocento ogni ora. Milano, come sottolineato, si conferma in vetta a questa graduatoria, con un aumento più che significativo dei reati. Il capoluogo lombardo precede in questa poco lusinghiera graduatoria città come Roma e Firenze, leggermente distanziate, ma considerate ugualmente a forte rischio. Milano ha fatto registrare nell’ultimo anno un incremento del 3,5 per cento rispetto. Il numero totale di denunce si è assestato a 230.394: la media è di oltre settemila, ogni centomila abitanti. Secondo quanto riportato dal Ministero, i principali reati commessi a Milano sono furti, rapine, scippi e violenze sessuali.

Milano, i numeri della microcriminalità sono in aumento: il dato aggiornato – milano.cityrumors,it – Ansa Foto

Il focus ha permesso di andare nel dettaglio e scoprire anche i quartieri delle principali città, considerati più pericolosi. Esistono infatti delle zone particolarmente a rischio, dove si sono registrati i tassi di criminalità più alti: è il caso, ad esempio di Porta Palazzo a Torino, tristemente conosciuto per i tanti casi di microcriminalità, registrati a causa della sua particolare posizione centrale, di Tor Bella Monaca a Roma (finito spesso agli onori della cronaca per episodi di violenze e Caivano.

Milano, il quartiere considerato più a rischio

A Milano, la palma del quartiere più pericoloso è finita a Quarto Oggiaro a Milano, spesso paragonato al Bronx per le attività illecite legate agli stupefacenti. Lo stesso capo della Polizia Gabrielli, durante una Commissione Parlamentare, ha parlato di questo quartiere, individuandolo come uno dei più a rischio. Con lui anche Lambrate, Mecenate e Scalo Romano. Tornando a Quarto Oggiaro, sono numerosi gli episodi di violenza registrati nel corso dell’ultimo anno.

Milano, il quartiere considerato più a rischio – milano.cityrumors.it

L’ultimo, salito agli onori della cronaca, risale al maggio scorso, quando la Polizia ha dato la caccia ad un uomo che, a volto coperto, ha aggredito numerosi giovani e donne, senza un valido motivo. Secondo le forze dell’ordine in questo quartiere si è inoltre registrata un elevata concentrazione di edilizia popolare e “case popolari”, che in passato sono state teatro di occupazioni abusive e condizioni di forte disagio sociale.

 

Paolo Colantoni

Amo scrivere, raccontare e leggere. Adoro i film, le serie poliziesche e la musica. Ho cantato con Michael Jackson (ho le prove) e collaborato con testate nazionali (Libero, Corriere dello Sport, Tuttosport e Radio 101), regionali (Rsa, Radio Incontro Olympia, Teleroma 56), siti e riviste. Enzo Biagi diceva che il giornalista è un “testimone dei fatti”. Noi proviamo ad esserlo della realtà di oggi.