Per Baby Gang non finiscono i problemi. La Procura di Milano ha chiesto per il trapper tre anni di carcere in merito agli assembramenti non autorizzati con lancio di oggetti alle forze dell’ordine avvenuti nel 2021 a San Siro
Diviso a metà Baby Gang: da un lato il successo della carriera, i primi posti nelle classifiche e miliardi di visualizzazioni ai suoi brani musicali, non solo in Italia ma anche all’estero. Dall’altro lato, la legge, punto debole per il trapper 23enne Zaccaria Mouhib, che sin dall’adolescenza entra ed esce da comunità e carceri.
Ora ai già molti problemi, per il trapper anche la richiesta della Procura di Milano a una condanna a tre anni di reclusione nell’ambito del processo con rito abbreviato riguardante gli assembramenti del 10 aprile 2021 avvenuti a San Siro, Milano.
Le accuse mosse dalla Procura milanese al trapper Baby Gang riguardano la manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale. Il 23enne quel giorno di aprile del 2021, con il collega trapper Neima Ezza, stava girando un video musicale con 300 ragazzini tra i 16 e i 20 anni senza autorizzazione.
All’arrivo delle forze dell’ordine i ragazzini, compresi i trpper, ballavano e cantavano. Inoltre, Baby Gang e il collega in quella circostanza erano saliti anche sul tetto delle auto in sosta in zona San Siro e alla vista dei poliziotti c’era stato un lancio di oggetti contro di essi. Da qui la richiesta di una condanna della Procura a Baby Gang di 3 anni di reclusione. Ora la decisione del giudice è attesa per il prossimo ottobre.
LEGGI ANCHE: >>> Manchester City-Inter, sapore di rivincita: ultimissime, formazioni e quote
LEGGI ANCHE: >>> Milan stracciato dal Liverpool, Fonseca sotto accusa: “Ci siamo spenti emotivamente”
Solo due mesi fa il 23enne Baby Gang era stato assolto in appello nel processo che lo vedeva imputato per rapina e gli era stata dimezzata la condanna in secondo grado per una sparatoria avvenuta nel 2022.
Inoltre, il trapper è anche in attesa dell’esito della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano in merito a una richiesta di tre anni di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Insomma, per Baby Gang i guai sembrano non finire mai.