Milano, 23enne in manette con l’accusa di violenza sessuale su 12 adolescenti: le adescava su Instagram

Arrestato dai Carabinieri un 23enne, induceva le ragazzine a inviargli delle foto e dei video a sfondo sessuale: ecco la vicenda

L’indagine che ha portato all’arresto del 23enne è iniziata nel 2022 quando i genitori di una minorenne, residente in provincia di Reggio Calabria, hanno rivelato alle forze dell’ordine cosa aveva subito la figlia. Contattata su Instagram da un ragazzo, i due avevano iniziato a chattare per poi spostarsi su Whatsapp, fino alla richiesta (esaudita) di inviargli foto intime. Gli inquirenti hanno quindi analizzato il numero di telefono da cui erano partite quelle richieste e, a quel punto, l’indagine si è spostata a Milano.

Arrestato per violenza sessuale su delle adolescenti
Arrestato per violenza sessuale su delle adolescenti: in manette un 23enne (milano.cityrumors.it / ansafoto)

La sua tecnica era sempre la stessa. Prima contattava le minorenni su Instagram, inviando loro qualche messaggio con cui otteneva la loro fiducia e, molto importante, il loro numero di telefono. Poi passava a Whatsapp dove, dopo qualche chiacchiera di circostanza, avanzava la richiesta di fotografie e video sessualmente espliciti. Oggi, però, il pedofilo è finito in manette: di chi si tratta e come agiva.

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Di chi si tratta

Il 23enne finito in carcere con l’accusa di aver adescato dodici ragazzine, tutte minorenni all’epoca dei fatti, inducendole ad inviargli del materiale hard conservato sul suo smartphone è un egiziano regolare in Italia, senza nessun precedenti. L’arresto è avvenuto sabato scorso a Milano, dopo l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le accuse sono quelle di atti sessuali con minorenne, violenza sessuale aggravata e pornografia minorile.

Arrestato per violenza sessuale su delle adolescenti
Arrestato per violenza sessuale su delle adolescenti: in manette un 23enne (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Il sequestro dello smartphone

Quando era ancora 21enne, quindi due anni fa, gli inquirenti di Milano a cui i colleghi di Reggio Calabria avevano passato l’indagine avevano sequestrato il cellulare dell’uomo. In quell’occasione erano riusciti a stabilire che il caso della ragazza calabrese non era l’unico: almeno altre undici giovani donne, infatti, erano finite nella sua trappola.

Gli inquirenti hanno poi stabilito che, nel caso in cui le ragazze si rifiutassero di inviargli foto e video o desiderassero smettere di mandargliele, lui le minacciava dicendo loro che avrebbe pubblicato online tutto il materiale che aveva in mano.

L’ordinanza di custodia cautelare

L’ordinanza di custodia in carcere era già stata emessa all’epoca delle prime indagini, quindi a fine 2022. A quel tempo, però, l’uomo si era allontanato da Milano e risultava irreperibile. Tornato localizzabile poco dopo, grazie all’internazionalizzazione del provvedimento era stato emesso un mandato d’arresto europeo, rimasto però pendente fino a pochi giorni fa.

L’1 giugno, quindi, sotto la guida del comandante Gabriele Lombardo, i Carabinieri della compagnia del Duomo l’hanno rintracciato in un locale del centro di Milano, dove lavorava come addetto alle pulizie. Oggi si trova a San Vittore.

 

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