Jari Viotti, comandante della “banda della maschera”, sgominata nel giugno scorso, è stato condannato oggi con rito abbreviato a 20 anni. Insieme a lui agiva il fratello Claudio, condannato a 3 anni e 2 mesi, e Davide Graziano, con una condanna di 10 anni e 8 mesi.
La banda prima di agire ascoltava musica napoletana e seguiva le puntate della serie tv Gomorra. In seguito faceva irruzione nelle banche e nei negozi dell’hinterland milanese, indossando maschere di lattice, armi in pugno, giubbotti antiproiettile sotto gli abiti per poi fuggire a bordo di moto di grossa cilindrata rubate.
Jari Viotti è stato considerato responsabile anche del tentato omicidio di un carabiniere, che per avere intimato l’alt durante un controllo a Cornaredo nel 2015, venne ferito con sei colpi. Le rapine al centro dell’indagine del pm Luigi Luzi sono 25 e sarebbero avvenute dalla fine del 2014 in banche e negozi situati a nord del capoluogo lombardo. 200 mila euro è il bottino raccolto dalla banda. Le difese dei tre ricorreranno contro la sentenza del gup Alfonsa Ferraro.