Il calciatore malato di Sla e scomparso nel 2013 viene celebrato dai sostenitori comaschi ma adesso arriva la diffida della famiglia
Una storia che lascia perplessi e di sasso. E da qualsiasi lato la si guardi. In mezzo a tutto questo c’è il nome di un ex calciatore nel cuore di tanti tifosi, tra cui e forse soprattutto tra quelli del Como che ogni volta e ogni anno lo celebrano e lo ricordano in tanti modi allo stadio e anche con un premio, come Stefano Borgonovo ma da adesso in poi non sarà più possibile farlo. Strano, ma vero.
Quello che stupisce davanti a questa situazione a tratti paradossale e che c’è di mezzo la memoria di un campione assai sfortunato che nella sua carriera è stato capace e ha fatto in modo con le sue giocate e il suo cuore in campo e fuori, ad unire tanti appassionati di calcio oltre i colori, ma adesso il suo nome rischia di diventare un divisivo. Ed è un peccato.
A creare questo scontro improvviso e inaspettato c’è Chantal Guigard Borgonovo, vedova di Stefano Borgonovo, che ha giocato con le squadre del Como, del Milan, della Fiorentina, del Pescara e dell’Udinese, scomparso nel 2013 all’età di 49 a causa della Sla. La signora Borgonovo ha diffidato i tifosi del Como dall’utilizzare il nome di suo marito. In tutto e per tutto. Una cosa che non si vede mai, soprattutto se i tifosi non fanno che ricordarlo e omaggiarlo ogni anno, tra l’altro.
Ma in una giornata del tutto tranquilla, a Como è arrivata una raccomandata e una comunicazione ufficiale da parte dell’avvocato della famiglia direttamente nella sede dei Pesi Massimi, il più vecchio gruppo del tifo organizzato del Como che in onore di Borgonovo non fa che dedicare manifestazioni ed eventi per commemorare la sua memoria. E nel nome dell’ex calciatore mai dimenticato a Como c’è il trofeo ideato dai Pesi Massimi per premiare il miglior giocatore di ogni stagione della squadra lariana che viene votato da tutti i tifosi e sono tredici anni che è in piedi.
Ma evidentemente tutto questo non viene accettato dalla vedova e dalla famiglia che ha diffidato i tifosi a continuare a usare il suo nome. Attoniti i tifosi che sono rimasti sconcertati da questa presa di posizione così netta e improvvisa. E sono gli stessi tifosi, tra cui ci sono persone di una certa età, che raccontano quel che è successo e sta accadendo proprio in questi giorni visto che uno studio legale di Como ha chiesto ai tifosi di “cessare ogni e qualsiasi utilizzo del nome Stefano Borgonovo sia nella denominazione del trofeo, sia in ogni materiale pubblicitario, comunicativo o promozionale, anche da siti web e social media”, scrivono gli stessi tifosi dei“Pesi Massimi” sui loro canali social.
Una presa di posizione da parte dei familiari di Borgonovo che ha lasciato di stucco i tifosi, ma non solo quelli del gruppo dei Pesi Massimi, ma praticamente di tutti quelli che sono legati ai lariani. E sono rimasti attoniti nell’apprendere questa decisione così drastica e replicano: “Noi che abbiamo onorato in ogni frangente il nome di Stefano Borgonovo, noi che abbiamo sfruttato sì il suo nome, come volano delle grandi feste che hanno riunito negli anni i tifosi lariani senza il minimo scopo di lucro, noi che abbiamo sempre pensato che la sua altezza morale e umana potesse essere esempio per le nuove generazioni di tifosi e non, crediamo di non esserci meritati un simile trattamento”.
I sostenitori del gruppo dei Pesi Massimi aggiungono che pensare che “abbiamo usurpato il nome stesso e francamente questa cosa ci offende. La nostra richiesta di un incontro alla signora Chantal Guigard in Borgonovo è stata respinta, non ci daranno altre spiegazioni”