Si è conclusa a San Giuliano Milanese, davanti a un grande supermercato, la latitanza di un pregiudicato in fuga da undici anni e condannato lo scorso anno in contumacia
Si conclude a San Giuliano Milanese, periferia est di Milano, la lunga latitanza di un cittadino marocchino di 37 anni, ricercato dal 2013 per traffico di sostanze stupefacenti.
L’uomo era sfuggito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Genova e, nonostante fosse stato processato in contumacia e condannato a quasi cinque anni di carcere, era riuscito a rimanere nascosto fino a oggi.
Latitante e condannato
Una cattura determinata non solo da un po’ di fortuna. Ma anche da scrupolosi controlli e dall’attenzione con cui alcuni agenti della polizia locale sono intervenuti dopo una segnalazione elettronica da parte della rete di telecamere comunali.
Sono state proprio le telecamere di sicurezza della viabilità ordinaria a rilevare il passaggio di una Renault Megane, radiata e intestata a un noto prestanome di Milano, a far scattare l’allarme.
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La polizia municipale ha diramato un allarme per rintracciare la vettura che è stata intercettata poco dopo nel parcheggio del supermercato Famila di via Volturno, dove gli agenti si sono appostati in attesa del ritorno del conducente.
Latitante, in fuga e arrestato
É stata questione di pochi minuti. L’uomo è arrivato dal supermarket come se niente fosse dopo avere pagato le sue provviste, ancora con le borse della spesa in mano. Ma al momento di indirizzarsi verso la sua macchina ha notato gli agenti e ha tentato la fuga abbandonando per terra tutti i sacchetti.
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Una corsa disperata ma non troppo lunga, circa 500 metri, prima di essere bloccato di fronte alla chiesa di Sant’Ambrogio in via per Civesio dove è stato circondato. Inutili anche i suoi tentativi di strattonare gli agenti per cercare una seconda volta di mettersi in salvo dell’arresto. Agenti lo hanno fermato e portato in caserma.
Ricercato da anni
Una volta identificato, gli investigatori hanno scoperto che il 37enne era ricercato da anni. L’indagine che lo riguardava, inerente a un grande traffico di sostanze stupefacenti, risaliva addirittura al 2013. Ma l’uomo era sempre riuscito a scampare all’arresto dandosi alla macchia: una latitanza durata ben 11 anni, molto più lunga delle indagini e del processo che si era concluso lo scorso anno e che lo aveva visto condannato in contumacia a quasi cinque anni di carcere.
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Gli inquirenti cercheranno ora di ricostruire quelli che sono stati i suoi ultimi movimenti individuando potenziali complici che gli hanno consentito di evitare l’arresto.
Ma l’impressione è che il latitante sia riuscito a restare sempre nel milanese, riuscendo a condurre una vita sostanzialmente ‘normale’.
Ora, tuttavia, il pregiudicato dovrà scontare la pena a cui era stato condannato e rispondere di tutte sue azioni passate.
Arresti e latitanza
Negli ultimi anni le attività di indagine e di intelligence, tuttavia, hanno assicurato alla giustizia alcuni latitanti particolarmente pericolosi quasi tutti arrestati a Milano. É il caso di Antonio Saraco, 70 anni, arrestato in un appartamento popolare di via Sapri a Milano alcuni mesi fa dopo le indagini condotte e congiuntamente dalla polizia di Catanzaro e da quella di Milano.
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L’uomo, condannato in via definitiva a dieci anni di carcere nel 2019, Era riuscito a evitare il carcere ed era stato riconosciuto solo grazie alla prontezza di un agente che lo aveva notato affacciato al balcone della casa dove si nascondeva.
Latitante in Italia
Operazione ancora più complicata quella che ha portato all’arresto, a maggio, di un pericoloso narcotrafficante bulgaro che si nascondeva nel nostro paese da almeno 10 anni. Gli agenti coordinati dalla direzione centrale della polizia criminale lo hanno bloccato con un blitz il 23 maggio scorso nell’appartamento dove si nascondeva con una grande quantità di denaro e numerosi documenti falsi.
Molto spettacolare il fermo avvenuto lo scorso anno dopo un inseguimento ad alta velocità in piena notte in centro di due latitanti attivissimi nel traffico e nello smercio di droga, due giovani di nazionalità marocchina.
Una volta riconosciuti i due hanno tentato in tutti i modi di scappare in auto cercando di raggiungere la tangenziale percorrendo persino un tratto di strada a scorrimento veloce contromano. Ma sono stati arrestati poco lontano da piazza Maggi, all’imbocco della via del Mare verso la A7, mentre cercavano di darsi alla fuga a piedi. La loro vettura si era appena schiantata contro un guard rail.