Inchiesta doppia curva, Javier Zanetti racconta la sua verità alla mobile di Milano. Cos’ha detto il vicepresidente dell’Inter

Nell’inchiesta della doppia curva di Milan e Inter, Javier Zanetti è stato sentito come testimone. Cos’ha raccontato alla Mobile di Milano sulla questione dei biglietti per la finale di Champions 

Sentito dagli uomini della Squadra Mobile di Milano, Javier Zanetti ha raccontato la sua verità in merito alla questione dei biglietti per la finale di Champions League a Istambul: Marco Ferdico mi ha accennato la questione dei biglietti e ne ho parlato con la base della dirigenza…ma io non ho ruoli esecutivi nel board” che era già al corrente della volontà della curva Nord di avere più ticket per il match di giugno del 2023.

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Inchiesta doppia curva, Javier Zanetti racconta la sua verità alla mobile di Milano. Cos’ha detto il vicepresidente dell’Inter – ANSA – Milano.cityrumors.it

Così il vicepresidente dell’Inter Zanetti è stato tirato in ballo in alcune intercettazioni dell’inchiesta “Doppia curva” che ha azzerato il direttivo della tifoseria interista per presunte infiltrazioni criminali.

Inchiesta “Doppia Curva”: la testimonianza di Zanetti

Non è indagato nell’inchiesta che ha stravolto le due curve del Meazza per presunte infiltrazioni mafiose ma Javier Zanetti è stato comunque sentito dalle autorità come testimone su due questioni in particolare: i biglietti per la finale di Champions League e la presunta “soffiata” a favore della curva Nord.

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Inchiesta doppia curva, Javier Zanetti racconta la sua verità alla mobile di Milano. Cos’ha detto il vicepresidente dell’Inter – ANSA – Milano.cityrumors.it

Nell’ordinanza di custodia cautelare è emerso che il leader della curva Nord, Marco Ferdico, tra i 19 arrestati, avrebbe contattato l’ex calciatore e vicepresidente nerazzurro Zanetti per ottenere molti più biglietti per la finale di Champions League disputata a giugno dello scorso anno (2023) a Istambul, finita poi con la sconfitta dell’Inter.

Una circostanza confermata da Javier Zantetti che, però, si sarebbe chiamato fuori dalla richiesta dei tifosi interisti di poter partecipare, quanto più numerosi possibili, alla finale europea del club nerazzurro. L’ex calciatore spiega, come riporta oggi anche MilanoToday: “I rapporti con la tifoseria sono sempre stati improntati nel segno della cordialità da oltre 30 anni…Ogni tanto i capi ultrà mi chiamavano per dei video, mi capitava di parlarci anche perché venivano a sostenere la squadra ad Appiano Gentile durante gli allenamenti ma nulla in più”. Invece, su Antonio Bellocco, ucciso lo scorso 4 settembre, Zanetti ha riferito: “l’ho visto una sola volta”.

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La “soffiata” negata da Zanetti

Nell’ordinanza di custodia cautelare, è emerso, come si legge nel provvedimento, che in un’altra conversazione telefonica avvenuta tra Ferdico e l’ex capitano interista, che il capo ultrà sarebbe stato informato proprio da Zanetti che “ci sono dei funzionari di polizia che stanno monitorando la curva anche per l’accaduto che è successo al povero Vittorio (Boiocchi, ndr) che è morto tragicamente in strada”.

La presunta soffiata che Javier Zanetti ha negato con tutte le sue forze durante la testimonianza rilasciata in procura durata quasi due ore.

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