Trema l’Arma dei carabinieri dopo l’arresto del generale Oreste Liporace che, insieme all’imprenditore Ennio De Vellis, è accusato di corruzione e turbativa d’asta. Le indagini
Il generale dei carabinieri, Oreste Liporace, è finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine per corruzione e turbativa d’asta nata a Milano e giunta anche nel Lazio. Insieme al generale dell’Arma ai domiciliari anche l’imprenditore, Ennio De Vellis.
![Liporace generale](https://milano.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/07/Liporace-generale-20240704-milano.cityrumors.it-1.jpg)
Come spiega in una nota il procuratore di Milano, Marcello Viola, oggi “Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano ha dato esecuzione a una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un imprenditore laziale, tale Ennio De Vellis. Nello stesso contesto i Carabinieri del R.O.S. hanno provveduto a eseguire analogo provvedimento a carico di un Ufficiale Generale dell’Arma, Oreste Liporace”.
Le accuse
Entrambi gli indagati sono accusati “dei reati di traffico di influenze illecite, emissione di fatture per operazioni inesistenti, corruzione e turbata libertà degli incanti”. Inoltre, nel procedimento penale “risultano indagati in stato di libertà altri imprenditori, funzionari e dirigenti pubblici di Amministrazioni centrali dello Stato”.
L’indagine
L’indagine seguita dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano e dal pubblico ministero locale Paolo Storari si è focalizzata “su illecite assegnazioni di fondi e appalti pubblici in cambio di denaro e altre utilità, nonché mediante la concertazione dei soggetti economici fittiziamente partecipanti alle procedure di gara”.
![Liporace generale](https://milano.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/07/Liporace-generale-20240704-milano.cityrumors.it_.jpg)
L’origine dell’inchiesta scaturisce da una precedente indagine per corruzione che a Milano, in passato, aveva portato all’arresto di Massimo Hallecker, dipendente di Fiera Milano spa. L’inchiesta era partita proprio dalla denuncia di quest’ultima società. Dall’indagine del 2022 erano giù venute a galla gli imprenditori Fabbro. In seguito era venuta alla luce una “relazione” di interessi tra i due fratelli Fabbro e il generale dell’Arma dei carabinieri Liporace, documentata anche da diverse “chat acquisite”.
Nell’inchiesta attuale è indagato per turbata libertà degli incanti, anche il capo del dipartimento per gli affari generali e la digitalizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Lorenzo Quinzi. Al momento, come rende noto il pm Viola in una nota: “Sono in corso perquisizioni e acquisizioni di atti in varie province d’Italia, presso enti pubblici, persone fisiche e società a vario titolo coinvolte nelle vicende oggetto di approfondimento giudiziario”.
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I due arrestati
Ai domiciliari, come abbiamo già evidenziato, è finito Oreste Liporace, comandante dei carabinieri del secondo reggimento allievi, marescialli, brigadieri di Velletri (Roma). L’Ufficiale è indagato per corruzione, turbativa e false fatture su un appalto da circa 700mila euro per servizi di pulizia della caserma affidati fino al 2021 all’impresa Fabbro.
![macchinari inesistenti](https://milano.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/05/guardia-di-finanza-milano.cityrumors.it-24052024-ansafoto-1.jpg)
Secondo l’ordinanza del giudice delle indagini preliminari, Domenico Santoro, il Liporace sarebbe stato corrotto con 22mila euro, borse di lusso, noleggi auto, biglietti per lo stadio Olimpico e per il teatro di Milano la Scala.
Agli arresti domiciliari anche Ennio De Vellis, imprenditore in stretto contatto con Oreste Liporace, ma non solo, l’uomo è legato anche agli imprenditori e fratelli Massimiliano e William Fabbro della Fabbro spa, anch’essi indagati.